L’autore, Enrico Borgatti ha fatto parlare di sé negli anni ’80 e ’90 quando ha vinto il Dattero D’Oro al Salone Umorismo di Bordighera, è stato protagonista di varie ospitate televisive e radiofoniche, poi è scomparso, deluso di non aver ricevuto proposte da editori importanti.
Dopo trent’anni riappare nelle librerie, con “Un sorriso pagato a rate e altre 21 Storie, assurde, irreali, surreali e sempre impossibili per sorridere, commuoversi, e pensare”. È un bel libro, a tratti formidabile.
Tutte le storie narrate incuriosiscono, creando nel lettore l’ ansia crescente di pagina in pagina, per scoprirne il finale. Una lettura scorrevole, senza artifici retorici. Colpisce la passione del narratore, la sua sensibilità, il piacere che prova nel narrare, nell’inventare colpi di scena, trovate, idee fuori dal comune, situazioni tanto diverse l’una dall’altra.
Borgatti da tanto spazio alla storia, la sua fantasia glielo permette, detesta però le fredde cronache e riesce a colorire i fatti con piacevoli e accurate descrizioni.
Il racconto che ha dato il titolo al libro: “Un Sorriso pagato a Rate”, è una favola per grandi e bambini, ambientata prima in una stazione poi su di una carrozza della metropolitana. Una storia dolcissima che inizia con un tipo buffo, brutto e piccolo che vende sorrisi. La storia si consuma nell’atto di bontà, di alcune persone che quei sorrisi decidono di acquistare, in favore di una persona che voleva far loro del male. L’epilogo del racconto è nel libro, ma qui si trova la massima realizzazione dell’autore che come tiene a sottolineare il suo umorismo (non satira, ma puro umorismo): “Se non confondiamo la satira con l’umorismo, non saprei che altri ci siano stati dopo Achille Campanile, oltre a me, che lo abbiano affrontato”. Enrico Borgatti, forse non a torto, si sente unico nel suo genere.
Alcuni racconti sono corposi e narrano fatti e avventure esilaranti, sia pure assurde e impossibili, che potrebbero essere soggetti di film di sicuro successo. Altri invece sono un insieme di trovate, gag, battute, riflessioni assurde tenute da un esile filo conduttore. Però, l’umorismo di Borgatti è sempre nuovo e geniale, non certo déjà-vu e spesso sa trasformarsi in autoironia.
Il libro è presente e ordinabile in tutte le librerie d’Italia, o su Amazon, edito da edizioni CR Compagnie Rnite SRL Milano
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