“Io sono fiducioso che parta la Commissione parlamentare di inchiesta e sono fiducioso che possa veramente chiarire molti passaggi oscuri di questi 40 anni”. Lo afferma all’Adnkronos Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa a Roma nel 1983 all’età di 15 anni, sul via libera in Commissione Affari Costituzionali alla Camera dei deputati all’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, proposta attesa in Aula lunedì per l’avvio della discussione generale.
“Lunedì sarò in Aula – annuncia Orlandi -. Ho riscontrato un’enorme fiducia di tutte le persone che ho incontrato in ambito politico su questa proposta, dai presidenti di Camera e Senato al sottosegretario Alfredo Mantovano ai vari capigruppo”.
“Ho sentito la voglia e la volontà di accelerare i tempi, qualcuno mi ha detto che era un dovere da parte dello Stato – conclude -. È ora di fare chiarezza ed è il proposito che ho riscontrato in tutte le persone che ho incontrato, convinte che uno Stato laico abbia il dovere di fare chiarezza sulla vicenda”. “Fino a qualche anno fa sentivo che c’era una sudditanza psicologica rispetto al Vaticano, ora mi pare non ci sia più questa sudditanza”, conclude il fratello di Emanuela.
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