Cinema – Festival di Cannes: quattro donne in corsa per la palma

Quattro donne in corsa per la Palma d’oro della 75esima edizione del Festival di Cannes che inizia il 6 luglio. Sono tre francesi, Catherine Corsini, Julia Ducournau e Mia Hansen-Love e l’ungherese Ildikó Enyedi. Quattro registe da seguire anche perché potrebbero avere il legittimo favore da una giuria composta maggiormente al femminile.

I temi affrontati dalle quattro registe sono l’omosessualità al femminile, il dramma horror, il melodramma soprannaturale e la favola sentimentale. É il caso di The story of my wife” della regista ungherese Ildikó Enyedi che ha vinto la Caméra d’or proprio a Cannes nel 1989 con “Il mio XX secolo” e poi l’Orso d’oro a Berlino nel 2017 con “Corpo e anima”.

La regista Enyedi ambienta la sua storia negli anni ’20, con protagonista Jacob Störr (Gijs Naber), capitano di una nave mercantile, che quasi per scommessa accetta di proporsi alla prima donna che avesse fatto il suo ingresso nella taverna del porto da lui frequentata. Ed è così che il capitano si ritrova in un appartamento di Parigi con Lizzy (Léa Seydoux), la sua giovane, avvenente e misteriosa sposa. Il film è  coprodotto da Rai Cinema e ha nel cast Louis Garrel e gli italiani Sergio Rubini e Jasmine Trinca. La sceneggiatura è a cura della stessa regista ed è tratta dal romanzo omonimo di Milan Füst.

“La fracture” di Catherine Corsini, ambientato a Parigi nel 208 quando si svolgevano le proteste dei Gilet Gialli. Raf (Valeria Bruni Tedeschi) e Julie (Marina Foïs), coppia di donne-amanti sull’orlo di una rottura, si ritrovano coinvolte loro malgrado in una grande manifestazione parigina, finendo addirittura in ospedale. E per loro sarà una lunga notte.

Titane della regista francese Julia Ducournau che ha al suo attivo un film d’esordio straordinario come “Raw”, racconta della prima settimana di una vegetariana alla scuola di veterinaria. La protagonista scopre un inaspettato gusto per la carne umana.

Infine, Mia Hansen-Love porta al Festival di Cannes “Bergman Island” che si annuncia come una sorta di melodramma soprannaturale. Nel film entra in gioco una fascinazione, una sindrome che colpisce una coppia di americani che si ritira a Farö per scrivere un film e si ritrovano poi come prigionieri di un mito: quello appunto di Bergman. Nel cast troviamo Mia Wasikowska, Tim Roth e Vicky Krieps.

( di Marina Ricchiuti)

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