Il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, afferma che almeno 110 persone, fra cui 25 a Rafah, sono rimaste uccise in attacchi israeliani la scorsa notte.
“Molte delle oltre un milione di persone che compongono oggi la popolazione di Rafah hanno sopportato sofferenze impensabili. Dove dovrebbero andare? Come dovrebbero stare al sicuro?” – ha dichiarato il Responsabile per gli Affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths.
A Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, secondo l’ONU, sarebbe ammassata circa metà di tutti gli abitanti dell’enclave palestinese. “Le loro case sono state distrutte, le loro strade minate, i loro quartieri bombardati. Sono in movimento da mesi, sfidando bombe, malattie e fame” – ha aggiunto Griffiths, secondo cui – “non c’è più nessun posto dove andare a Gaza“.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che intensi combattimenti fra soldati israeliani e operativi di Hamas sono avvenuti a Khan Yunis, nel sud di Gaza, così come nel centro e il nord della Striscia, aggiungendo che vi sono stati raid aerei contro diversi obiettivi di Hamas nella Striscia. Diversi uomini armati di Hamas sono stati uccisi o catturati, riferiscono le fonti dell’Idf.