Per la“Giornata mondiale del Rifugiato” l’UNHCR lancia la campagna 2021

Il 20 giugno si celebra la “Giornata Mondiale del Rifugiato”, appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza in un altro  Paese.

Per la Giornata Mondiale del Rifugiato 2021 l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, lancia la campagna “Insieme possiamo fare la differenza – Together we can do anything “per chiedere la piena inclusione dei rifugiati in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio allo sport.

“I rifugiati sono studenti e insegnanti, sono atleti, sono cuochi, sono medici e infermieri.  Portano con sé nella fuga un bagaglio di competenze che possono arricchire le comunità ospitanti, diventando risorse preziose per la società e per il bene comune,” ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “Il dramma della fuga rappresenta spesso per i rifugiati il motore di una forte spinta a ricominciare. Noi siamo al loro fianco ogni giorno e chiediamo anche alle comunità e ai governi di sostenerli in questo sforzo.”

Ancora morti per la conquista della vita

Sulla rotta mediterranea, una delle più pericolose al mondo, si continua a morire nel tentativo di raggiungere l’Italia, la Grecia, la Spagna o Malta, per sfuggire a guerre, persecuzioni, conflitti e cercare di ricostruirsi una vita migliore. Nei primi mesi del 2021 si stima che siano 807 le persone morte o disperse in mare .Dati al 14 giugno 2021.Sono 32 mila i migranti arrivati sulle coste meridionali dell’Europa, in gran parte via mare e partendo soprattutto dalla  Libia.Poco più di 2.500 sono arrivate via terra.

Molte hanno bisogno di protezione internazionale a causa della loro situazione personale o per ciò che hanno vissuto durante il viaggio, in particolare in Libia: sono vittime di traffico di esseri umani, hanno subito estorsioni, violenze sessuali, minacce e pestaggi.

 Tra i rifugiati il 34% sono donne e minori

I principali Paesi di origine sono Bangladesh, Tunisia, Costa d’Avorio,Siria,Egitto,Eritrea,Guinea, Sudan,Afghanistan.

Tantissimi i minori, il 24,7% del totale, in gran parte non accompagnati. Le  donne sono il 9% .Dati UNHCR di giugno.

L’Italia ha accolto 16.819 persone, con un aumento del 200% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando si registrarono 5.585 arrivi .Dati UNHCR e Ministero dell’Interno del 14 giugno.

 

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