Truppe nigerine hanno lasciato la capitale Niamey per dirigersi verso il confine con Nigeria e Benin. Lo ha riferito il portale ‘Sahel Intel’, mentre è scaduto l’ultimatum dei Paesi dell’Ecowas, che hanno minacciato un intervento militare in Niger se i golpisti non dovessero reinsediare al suo posto il presidente deposto, Mohamed Bazoum.
Intanto una delegazione congiunta di Mali e Burkina Faso è arrivata a Niamey per esprimere “solidarietà” ai golpisti. Lo riportano i media locali, citando le autorità maliane, secondo cui questa missione si tiene per “testimoniare la solidarietà dei due Paesi al popolo fratello del Niger”.
Ecowas: serve altro tempo per reinsediare Bazoum
Dopo la scadenza dell’ultimatum lanciato ai golpisti per rilasciare il Capo dello Stato, fonti militari dell’Ecowas (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale) hanno sottolineato al Wall Street Journal che serve ulteriore tempo agli Stati africani che intendono reinsediare con la forza il Presidente Bazoum.
“Dobbiamo rafforzare le nostre forze prima di partecipare a una simile operazione militare. Il successo di qualsiasi operazione militare dipende da una buona preparazione”, ha affermato un Comandante di alto rango di uno degli Stati membri dell’Ecowas.
Il blocco di Paesi dell’Africa occidentale, che non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale dopo la scadenza dell’ultimatum di sette giorni imposto alla giunta, dovrebbe concedere una proroga di una settimana.