Sono iniziati a Venezia i test per verificare l’utilizzo delle infrastrutture portuali di Marghera e Fusina per l’attracco temporaneo delle navi da crociera, estromesse dal bacino di San Marco, e in attesa di un futuro porto off shore. “La struttura commissariale – ha detto il Presidente dell Porto Fulvio Lino di Blasio, commentando lo stato dell’arte della crocieristica – si è già attivata nel 2021 per fare un test e vedere come si sarebbero potute utilizzare le infrastrutture di Marghera e Fusina. A dicembre, invece, partiranno i lavori presso i terminal Vecon e Tiv, affinché con l’inizio della stagione 2022 si possano avere dei piazzali nei quali accogliere in maggiore sicurezza le navi da crociera, che potranno contare comunque su un numero limitato di ormeggi”.
“Nel frattempo – ha aggiunto – “sono stati avviati gli studi per la percorribilità del canale Malamocco-Marghera, affidati a un pool di esperti, coordinato dal ‘Danish Hydraulic Institute’, perché ogni intervento dovrà basarsi su una seria ricerca scientifica, che valuti l’eventuale impatto sull’ecosistema ambientale“.
“Per il 2023 – invece, ha anticipato di Blasio – è prevista la progettazione di un ormeggio temporaneo lato canale nord formato solo da una banchina, che se i tecnici confermeranno “potrà essere utilizzato sette giorni su sette per dare ulteriore respiro, sempre nelle more dello studio di fattibilità, grazie al quale tra marzo e aprile potremo fare il punto sul modello di business effettivo”.