Vediamo gli highlights più interessanti di questo weekend, con sorprese, rimonte e i gol più importanti.
Iniziamo con i gol di LAZIO-SASSUOLO 2-1
Risale la Lazio. Contro il Sassuolo la formazione di Inzaghi ottiene la quarta vittoria di fila e aggancia il Napoli al sesto posto, portandosi a due lunghezze dalla zona Champions.
Il Sassuolo parte bene con il gol di Caputo, ma Milinkovic e Immobile portano i tre punti a casa. La Lazio, comunque, deve faticare molto per difendere il risultato da un Sassuolo molto tenace e ben sorretto dal suo gioco.
Alla fine la differenza la fa, come spesso accade, Ciro Immobile e segna il tredicesimo gol della stagione.
MILAN-ATALANTA 0-3
Grande partita dell’Atalanta, che rincorre la qualificazione alla Champions. Il Milan, comunque, rimane in testa alla classifica come campione di inverno grazie al pareggio dell’Inter a Udine.
Atalanta in vantaggio nel primo tempo grazie a una rete di Romero, di testa. Nella ripresa i bergamaschi spingono ancora e trovano il raddoppio su calcio di rigore con Ilicic. Zapata chiude il match. Milan campione d’inverno a +2 sull’Inter, l’Atalanta ora è quarta.
VERONA-NAPOLI 3-1
“Quando non si vince la responsabilità è sempre dell’allenatore, me la sento tanto, è sempre stato così. Le scelte le faccio io e mi dispiace per come è andata”.
Queste le parole e il rammarico di Gattuso nel post partita di Verona-Napoli, dove il Napoli perde dopo una rimonta e un vantaggio.
E ancora Gattuso rincara la dose: “Ci siamo mangiati da soli e i tre gol sono tutti errori nostri. Il veleno non lo compri al supermercato”.
La squadra di Juric sale a 30 punti, quella di Gattuso resta ferma al sesto posto a quota 34.
Finiamo con i mancati gol nel match INTER-UDINESE 0-0
L’Inter non approfitta del ko del Milan contro l’Atalanta e sale a 41 punti in classifica.
Oltre al rammarico dei tre punti mancati, questa domenica l’Inter la ricorderà per l’exploit di Conte dalla panchina.
Il tecnico dell’Inter avrà almeno due giornate di squalifica dopo l’espulsione rifilata al termine della gara con l’Udinese e il successivo acceso diverbio con l’arbitro Maresca verso gli spogliatoi.
Il tecnico aveva protestato per i quattro minuti – per lui pochi – di recupero concessi, rimproverando all’arbitro anche la mancata espulsione di Arslan per doppio giallo alla mezz’ora del primo tempo e diversi falli non concessi alla sua squadra.