I recenti strappi inflazionistici, manifestatisi in tutti i Paesi, hanno sollecitato l’attenzione delle Autorità Monetarie e degli esperti alla ricerca delle cause all’origine del fenomeno, riapparso in questo secolo per la prima volta con tale intensità. Tra le cause individuate si è molto insistito sulla strozzatura nell’offerta di beni e servizi, che ha caratterizzato l’ultimo biennio, in parte effetto collaterale del rallentamento generalizzato dell’attività produttiva indotto dalla diffusione della Pandemia da Covid ’19. In particolare, si è puntato il dito verso il settore dei semiconduttori, la cui importanza, prima forse poco conosciuta presso l’opinione pubblica, è ormai un dato di fatto incontrovertibile per lo sviluppo di tutti i principali settori produttivi, oltre a quello facilmente intuibile dell’elettronica di consumo.
Non è, pertanto, casuale che, per evitare una pericolosa dipendenza produttiva dai principali produttori di semiconduttori asiatici, recentemente, sia gli Stati Uniti con un Piano da 50 miliardi di Euro che l’Unione Europea, con la prossima emanazione del Chips Act, stanno correndo ai ripari per acquisire un’autonomia produttiva e negoziale, indispensabile ad uscire da una obiettiva condizione di inferiorità.
In questa prospettiva è importante, allora, riflettere sulle cifre rese note la scorsa settimana nel proprio Report dalla Semiconductor Industry Association, l’Associazione mondiale di settore, per meglio valutare le grandezze economiche in gioco e le posizioni di relativa forza dei principali players internazionali.
Secondo questa fonte, nel 2021 le vendite globali hanno sfiorato il valore di 556 miliardi di dollari statunitensi, con una crescita superiore al 26% sull’anno precedente, a fronte della vendita di 1,15 trilioni di unità di semiconduttori. Il mercato cinese si pone in testa alla classifica con i suoi oltre 192 miliardi di dollari, mentre l’Europa, nonostante una crescita superiore al 27% sul 2020, con i suoi circa 48 miliardi rappresenta soltanto l’8,5% del mercato globale.
Dallo stesso documento, infine, si apprende che per il 2022 le previsioni sono all’insegna ancora di una marcata crescita; un’ulteriore attestazione di quanto i semiconduttori si collocano, ormai stabilmente, al centro delle tecnologie essenziali attuali e dell’immediato futuro.