Il Rapporto annuale “2022 State of the Cruise Industry Outlook” che è stato pubblicato dall’Associazione crocieristica Cruise Lines ha certificato con i numeri quello che è stato un 2020 drammatico per l’industria crocieristica a causa dell’emergenza sanitaria. Il numero di passeggeri imbarcati è crollato dai 29,7 milioni del 2019 a soli 5,8 milioni del 2020.
Nel documento si sottolinea che la pandemia, oltre al ribasso dell’81% degli imbarchi di passeggeri, ha causato una forte diminuzione dei posti di lavoro che sono diminuiti della metà passando da 1,17 milioni nel 2019 a 576mila unità e come effetto di questa crisi anche il contributo del cruise all’economia mondiale che si è attestato su 63,4 miliardi di dollari: -59% rispetto al 2020 .
Per il 2022 Clia prevede che il numero di croceristi che si imbarcheranno su tutte le flotte mondiali sarà compreso tra il 78% e il 101% rispetto al numero del 2019, mentre nel 2026 la crescita del numero di passeggeri sarà comunque superiore del +12% rispetto ai livelli del 2019.