Il mondo assicurativo in Italia: tra resilienza e innovazione

Non è certamente possibile sintetizzare in poche righe le numerose, importanti considerazioni formulate nelle due Relazioni, quella del Presidente dell’ANIA Maria Bianca  Farina e del Presidente dell’IVASS, nonché Direttore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, presentate la scorsa settimana all’Assemblea dell’ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici.

Un appuntamento di particolare importanza, da un lato, considerata la dimensione dell’industria assicurativa in Italia, che amministra oltre la metà del totale del risparmio affidato agli investitori istituzionali e il cui stock di investimenti complessivi supera i 1000 miliardi di euro (345 in Titoli Stato Italiani, un ammontare pari al 15% di quelli in circolazione); dall’altro, per valutare gli effetti della Pandemia da Covid 19, a cominciare dalla contrazione della raccolta premi del 3,9% (più in dettaglio, -2,3% per il ramo danni, in cui va non va dimenticato l’impatto del calo dei premi del settore r.c. auto,  -4,4% per il settore vita).

E’, invece, possibile cogliere nei passaggi più significativi dei due documenti una linea comune, ispirata, sia a una forte volontà di considerare il mercato assicurativo come uno dei protagonisti più qualificati della ripresa economica del Paese, sia a un deciso orientamento a dotarlo di strumenti normativi in grado di supportare questo ambizioso ruolo e di consentirgli di poter competere ad armi pari, anche in ambito internazionale.

Ecco, allora, che giungono quanto mai opportune le considerazioni di Maria Bianca Farina sull’ampliamento del catalogo dei rischi che dovranno essere fronteggiati con competenza adeguata e rafforzate capacità gestionali, così come su altri temi cruciali per lo sviluppo ordinato e armonico della nostra società nel prossimo futuro: da una rinnovata valutazione delle esigenze di protezione di famiglie e imprese, alla necessità di percorrere compiutamente il sentiero della previdenza complementare, al delicato ambito della non autosufficienza.

Altrettanto significativi sono i moniti lanciati da Luigi Federico Signorini, sia con riferimento all’applicazione del nuovo principio contabile IFRS9, in sostituzione dello IAS 39 come già avvenuto nel sistema bancario fondamentale per le valutazioni di rischiosità da fornire al mercato; sia in tema di revisione delle regole di funzionamento del sistema bonus – malus, legato al rischio guida; sia  per la regolamentazione dell’uso del preventivatore pubblico, già in fase di sperimentazione, in grado di raggiungere ogni assicurato e consentirgli facili confronti; sia, infine per l’Arbitro Assicurativo, di cui non dovrebbe essere lontano il debutto operativo e al quale bisognerà guardare con grande attenzione per le peculiarità che lo contraddistinguono, rispetto ai due Arbitri già esistenti nel sistema finanziario italiano (ABF presso la Banca d’Italia  e ACF presso la Consob).

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