Ilaria Salis, il padre: “Mercoledì la incontro”

Roberto Salis, padre di Ilaria, detenuta da un anno a Budapest ha dichiarato all’Adnkronos –  “Partiamo per la visita al carcere dove è detenuta Ilaria, che fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale era usato dalla Gestapo per la detenzione dei prigionieri politici. Io onestamente dopo questa visita non ci terrei tanto a ritornare in questo luogo”.

Salis ha aggiunto di essere  “speranzoso” sul futuro della militante antifascista e docente milanese di 39 anni accusata di lesioni aggravate ai danni di due neonazisti. L’incontro tra padre e figlia è in programma mercoledì 21 febbraio, specifica il genitore.

Sulla vicenda di Ilaria Salis oggi è intervenuta di nuovo la leader dei Dem, Elly Schlein, durante il suo intervento alla riunione della Direzione del Partito Democratico. “La destra non ha mosso un dito per mesi” per Ilaria Salis. “Noi dobbiamo continuare a insistere perché Ilaria Salis torni in Italia a scontare i domiciliari, perché lo stato di diritto deve valere per tutta l’Europa e vale per tutti i Paesi europei” – ha sottolineato la Segretaria del PD.

Ma ci sono altri commenti oggi sulla vicenda di Ilaria Salis da parte di altre personalità del mondo politico. “Penso che ci siano stati dei ritardi” – ha detto, ad esempio, la Senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, ad Agorà su Rai 3 –  “non della famiglia ma da parte del Governo italiano. Penso che ci sia stata da parte del ministro Tajani, come dire, una certa lentezza. Di solito il Ministro Tajani è poco incisivo ed anche un po’ lento nell’affrontare queste cose” – ha affermato Paita.

 

 

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