in buone mani

“In buone mani” fino al 12 febbraio a Modena

Alla Galleria Antonio Verolino di Modena prosegue, fino al 12 febbraio 2023, “In buone mani“, a cura di Irene Biolchini, una mostra che mette in discussione le tradizionali categorie di pittura, scultura, ceramica e tessuto, ponendo a confronto le ricerche di autori storicizzati e artisti contemporanei, accomunati da un nuovo modo di sentire e intendere la materia.

Realizzata in collaborazione con la Galleria Giustini / Stagetti di Roma e la Fondazione Vittoriano Bitossi di Montelupo Fiorentino (FI), l’esposizione comprende una trentina di opere di Bertozzi & Casoni, Rosanna Bianchi Piccoli, Enzo Cucchi, Alberto Gianfreda, Fausto Melotti, Davide Monaldi, Gio Ponti, Alessandro Roma, Andrea Salvatori ed Ettore Sottsass, oggetto di approfondimenti, incontri ed ibridazioni.

Nel percorso di mostra – spiega Irene Biolchini – artisti provenienti da diverse generazioni si confrontano per evidenziare come la ricerca materica non conosca “stagioni”. In un momento in cui ceramica e tessuto sono protagonisti del racconto critico, sempre più appiattito sull’estetica della moda stagionale, questa esposizione presenta le ricerche della scena artistica italiana mettendo in luce un percorso a volte ancora “sotto traccia” e non sempre riconosciuto e inserito nelle storie del contemporaneo. Una traiettoria che mette in luce ricerche a lungo rimaste silenziose o entrate nella scena mainstream recentemente“.

Quattro le sezioni in cui si articola il progetto: “Miracolo a Milano. Ripensare la ceramica“, un percorso incentrato sulla rinascita del materiale ceramico attraverso le opere di Gio Ponti (Milano, 1891-1979), Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986), Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917 – Milano, 2007) e Rosanna Bianchi Piccoli (Milano, 1929), presente in mostra con un lavoro storicizzato, ma anche con una recente produzione in cui convivono porcellana e tessuto; “Ripensare l’oggetto” ovvero una serie di opere in cui l’oggetto d’uso viene negato da Alberto Gianfreda (Desio, 1981) e Andrea Salvatori (Faenza, 1975) per sostenere un ritorno ai valori plastici dei volumi; “Pittura all over” con Enzo Cucchi (Morro d’Alba, 1949) e Alessandro Roma (Milano, 1977), due pittori che portano tessuti e ceramica in una ricerca in cui il dato pittorico affronta diverse superfici e materie; infine “Pop a chi?” con Bertozzi & Casoni (Giampaolo Bertozzi, Borgo Tossignano, 1957; Stefano Dal Monte Casoni, Lugo di Romagna, 1961) e Davide Monaldi (San Benedetto del Tronto, 1983), nelle cui opere nulla è veramente come appare.

 

(in foto: IN BUONE MANI, veduta della mostra, ph. Mattia Santin, courtesy Galleria Antonio Verolino)

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