Dall’ultima newsletter dell’UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria costituita presso la Banca d’Italia, viene segnalato in ulteriore crescita nel 2021 il numero delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS).
Dai dati resi noti qualche giorno fa si apprende, infatti, che il numero delle SOS ha sfiorato l’anno scorso le 140mila unità, con una crescita complessiva rispetto al 2020 superiore al 23%; egualmente in marcato aumento, quasi del 22%, il numero delle SOS analizzate. In particolare, nel secondo semestre, oltre all’aumento del numero di segnalazioni in tema di riciclaggio, si è registrata una crescita delle SOS legate ai meccanismi di “voluntary disclosure”; mentre la componente relativa al finanziamento del terrorismo si è mossa nel segno di una lieve riduzione.
Come noto, le SOS costituiscono il primo presidio previsto dalla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo per contrastare efficacemente operazioni anomale sotto cui si celano movimenti finanziari illeciti, spesso, riconducibili alla criminalità organizzata.
Dall’esame dei dati forniti dall’UIF, la cui funzione fondamentale è quella di essere un’intelligence finanziaria, emerge il calo del contributo delle segnalazioni presentate dal circuito bancario e dalle Poste, sceso rispetto al secondo semestre del 2021 dal 63,9% al 54,5%. E’, invece, risultata in crescita l’incidenza del comparto finanziario non bancario, dal 26% al 33,4% con una particolare evidenza per il contributo fornito dagli indirizzi di IP (Internet Protocol) causato del massiccio numero di SOS inoltrate dai money transfer con controparti localizzate, principalmente, nel Senegal, in Romania, Albania e Marocco. Altre categorie di obbligati alla segnalazione, che sono risultate in crescita, sono state quelle dei professionisti, notai ed avvocati, dei prestatori di servizi da gioco e dei soggetti che svolgono attività di custodia e di trasporto dei valori.
Passando, poi, ad una disaggregazione territoriale dei dati nazionali, sul piano della numerosità delle SOS spicca il caso della Lombardia, seguita in questa particolare classifica dal Veneto e dal Lazio. Una contenuta diminuzione si registra, invece, per le segnalazioni dalla Campania.
Da ricordare, infine, nel segno di una cooperazione intensa con altre istituzioni nazionali e straniere, l’aumento delle informative trasmesse dall’UIF all’Autorità Giudiziaria ed un’effervescenza di attività collaborativa nei due sensi con le Financial Intelligence Unit dei Paesi dell’Unione Europea e con omologhe istituzioni di altri Paesi esteri.