Sono 199 gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Lo rende noto il portavoce militare Daniel Hagari in conferenza stampa, precisando che Israele sta compiendo uno sforzo nazionale di priorità suprema, ricorrendo anche ad informazioni di intelligence. 295, invece, le famiglie di militari caduti informate finora.
Nel frattempo sono stati ultimati tutti i preparativi al valico di Rafah, tra Egitto e Gaza. Finora nessun aiuto umanitario è entrato e nessun cittadino straniero o palestinese con doppia nazionalità è passato dal valico.
Sul fronte politico la Lega Araba chiede la fine delle operazioni militari a Gaza e la creazione di corridoi umanitari per gli sfollati. Anche il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha chiesto un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas. L’auspicio della Cina è quello di un ritorno al tavolo dei negoziati tra le due parti, per evitare un ulteriore disastro umanitario.
La Russia, per bocca del capo della diplomazia nazionale, Sergei Lavrov, in visita a Pechino, chiede al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di agire e alle maggiori potenze di svolgere un ruolo attivo. Anche per la Russia è imperativo il cessate il fuoco e il ritorno ai negoziati, oltre all’istituzione di un canale umanitario di emergenza per prevenire un ulteriore disastro umanitario.