Israele ha nuovamente attaccato l’Onu con parole durissime. Lo ha fatto per bocca dell’ambasciatore Gilad Erdan, che in Assemblea Generale ha parlato di un bimbo israeliano ostaggio di Hamas, che ha festeggiato il suo primo compleanno in prigionia.
“Voi preferite discutere del cessate il fuoco? Un’organizzazione che non prende posizione quando un bambino di un anno è preso in ostaggio è complice dei terroristi e non ha ragione di esistere“. Queste le parole del portavoce, che ha poi promesso, urlando, che Israele continuerà a lottare per difendersi. Erdan ha attaccato l’Onu perché rea di concentrarsi sul cessate il fuoco a Gaza e sugli aiuti e non sugli ostaggi.
L’ambasciatore israeliano all’Onu ha poi parlato delle donne israeliane violentate brutalmente da Hamas, che avrebbe usato lo stupro come arma di guerra. “Ne hanno parlato anche i media americani, ma qui, nell’organizzazione che dovrebbe difendere i diritti umani? Silenzio. Le donne israeliane non sono donne, i bambini israeliani non sono bambini“, ha affermato Erdan.
“Invece di preoccuparsi degli ostaggi le agenzie Onu si preoccupano solo della gente di Gaza, gente che ha votato per Hamas. L’Onu è diventato un altro strumento nelle mani dei terroristi“, ha concluso l’ambasciatore, convinto che il cessate il fuoco rappresenterebbe solamente una vittoria per Hamas.
(Foto da Pixabay)