Israele-Hamas, ‘pace cinese’: Pechino pensa a Gaza. Ucraina può attendere

L’Ucraina vorrebbe puntare sulla Cina per la pace. Ma Pechino ha un atteggiamento attendista mentre l’attenzione del mondo è sul conflitto in Medio Oriente.

Zelensky ci spera, ci ha sperato. Anche il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, citato da Interfax-Ukraine, ha detto chiaramente che Kiev vuole più contatti con Pechino a “tutti i livelli”. Eppure, evidenzia la CNN, il Premier cinese Li Qiang sembra aver lasciato Davos senza incontrare Zelensky. Senza contare che Li, nel suo discorso di 25 minuti, non ha proprio parlato di politica estera. Ha solo usato l’intervento per rassicurare sull’economia cinese. Mentre negli stessi giorni il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, ha tenuto alta l’attenzione su Gaza.

Ma a Davos Zelensky e Li che non sono riusciti a parlarsi. Secondo alcuni media USA c’è stata una precisa volontà di Pechino di non andare a colloquio con il Presidente ucraino. Poi arriva la precisazione di alcuni analisti citati dalla CNN. Il Dragone “pensa di svolgere già un ruolo importante per andare verso la pace”, sì. Solo che “la versione cinese della pace non è quello che Zelensky vuole vedere”.

Chi vuole la pace in Ucraina, adesso?

Ancora il Sun, “in passato la Cina potrebbe aver voluto mediare perché non voleva che la Russia perdesse troppo, ma ora c’è meno preoccupazione su questo fronte” e il gigante asiatico è “più incentivato a osservare gli sviluppi sul campo”, fattore che “costituirà la base per qualsiasi negoziato” di pace. Inoltre, “ora che gli Usa sono distratti da Gaza e le risorse a disposizione per l’Ucraina sono più limitate, le cose si sono spostate a favore della Russia” e “ci sono ancora meno ragioni per la Cina per ‘promuovere una pace equa’”.

La Cina si ‘limita’ alla richiesta di un “cessate il fuoco immediato e globale” e una “conferenza di pace internazionale su più vasta scala, più autorevole e più efficace”.Ma ci si chiede quanto abbia potere in tal senso al momento?


Pechino come Washington per il Sud del mondo

Secondo gli analisti, il conflitto è un’opportunità per Xi che cerca di riposizionare Pechino come alternativa agli USA. Soprattutto guardando al Sud Globale. “Quando si tratta della guerra a Gaza, la maggior parte dei Paesi del Sud Globale si oppone con forza a quello che sta facendo Israele – osserva Alex Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center di Berlino – ed è un conflitto in cui presentarsi come attore per la pace e per una soluzione negoziata attira molte più simpatie (nel Sud Globale) a differenza della guerra in Ucraina”.

Si vedrà, secondo CNN, nel prossimo vertice di pace in Svizzera annunciato da Zelensky a Davos. Ma dal ministero degli Esteri di Pechino si sono sinora rifiutati di rispondere alla domanda se la Cina sia stata invitata. In ogni caso, ribadisce Sun, “la Cina non sosterrà condizioni a cui si oppone la Russia“. E per ora il Dragone potrebbe restare ai ‘margini’, almeno fin quando non percepirà la possibilità di un compromesso tra Kiev e Mosca. Nel frattempo ieri la Repubblica Popolare si è offerta di mediare tra Pakistan e Iran.

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