Hasan Nasrallah, leader di Hezbollah, sarebbe morto nei raid israeliani di ieri a Beirut. Ad annunciarlo le forze di difesa di Tel Aviv, come riportano media locali tra cui il Times of Israel e il Jerusalem Post. “Nasrallah non sarà più in grado di terrorizzare il mondo” – si legge in un post su X. “Nuovo ordine” il nome dell’operazione delle Idf scattata con l’obiettivo di uccidere il leader sciita.
“E’ semplice il messaggio per chiunque minacci i cittadini dello Stato di Israele. Sappiamo come raggiungervi“. Queste le parole del Capo di Stato Maggiore delle Forze israeliane, Herzi Halevi, dopo la notizia dell’uccisione del leader degli Hezbollah libanesi. “Non abbiamo esaurito tutti i mezzi a nostra disposizione” – ha poi aggiunto.
Le voci sulla morte del leader del Partito di Dio si erano rincorse per tutta la notte e la mattinata di oggi. “E’ difficile credere che ne sia uscito vivo“, aveva spiegato solo poche ore fa al Jerusalem Post un Funzionario israeliano.
Hezbollah non ha invece ancora confermato né smentito la possibilità che Nasrallah sia stato ucciso, anche se – evidenzia la Bbc – media legati ai Guardiani della Rivoluzione dell’Iran avevano sostenuto di avere conferme che fosse “vivo e in un luogo sicuro“. Prima dell’annuncio dei militari israeliani, tuttavia, fonti del gruppo citate dai media internazionali riferivano che da ore non c’erano più contatti con il leader sciita.
Le Idf hanno ,intanto, confermato l’uccisione di Muhammad Ali Ismail, responsabile dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, e del suo vice, Hussein Ahmad Ismail. Secondo i media libanesi, almeno sei persone sono state uccise e 91 sono rimaste ferite nei raid di venerdì contro Hezbollah nella periferia sud di Beirut.
Le Idf hanno quindi annunciato anche la morte del comandante del gruppo per il ‘fronte sud’, Ali Karaki, insieme ad altri comandanti militari del Partito di Dio. L’Aeronautica israeliana, riporta il Jerusalem Post all’indomani dei raid, ha colpito con un’operazione mirata il quartier generale di Hezbollah nella capitale libanese collocato sottoterra, sotto un edificio residenziale nella zona di Dahiyeh