ISTAT: triplicato in un anno il deficit enegertico

In un anno è triplicato il deficit energetico nella bilancia commerciale italiana. L’Istat stima che è di -7,263 miliardi a febbraio 2022, mentre nello stesso mese del 2021 era di -2,213 miliardi. Complessivamente l’Italia passa così, in dodici mesi, da un avanzo commerciale complessivo di 4,750 miliardi a un disavanzo di 1,662 miliardi.

A febbraio 2022 c’è una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (+5,4%) che per le esportazioni (+1,6%). Su base annua la crescita dell’export è del 22,7%, con un forte aumento delle vendite sia verso l’area Ue (+24%) sia verso i mercati extra Ue (+21,1%). L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+44,9%), che coinvolge sia l’area Ue (+28,3%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+69,6%). Gli acquisti di gas naturale contribuiscono per 10 punti percentuali a questo incremento.

Su base annua, la crescita dell’export italiano interessa tutti i settori e tutti i principali paesi partner ed è spiegata per circa un terzo dall’aumento delle vendite di metalli, prodotti chimici e alimentari. Prosegue intanto la crescita dei prezzi all’import che “si confermano in accelerazione su base annua (+18,5%, da +17,5% di gennaio), spinti in particolare dai rialzi dei prezzi dei prodotti energetici nell’area non euro” per i quali il rincaro è dell’86,5%.

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