Kosovo: scontri nel Nord del Paese. Italiani feriti

Nella zona del nord del Kosovo rimane ancora alta la tensione con la popolazione serba. Questa mattina i cittadini si sono riuniti avanti ai Municipi di Zvecan, Zubin Potok e Leposavic per impedire ai nuovi sindaci di entrare nelle sedi municipali, tutti di etnia albanese ed eletti il 23 aprile.

Sono schierati nella città, gli agenti della Polizia kosovara in assetto antisommossa, ma anche unità di Kfor e Forza Nato in Kosovo. A Zvecan la Polizia ha sparato gas lacrimogeni contro manifestanti serbi che tentavano di entrare con la forza nella sede del Municipio. Srpska Lista, il maggior partito dei serbi del Kosovo, ha reso noto che i manifestanti continueranno la loro protesta con due richieste – i nuovi sindaci non dovranno entrare nelle sedi comunali, e le unità della Polizia kosovara dovranno ritirarsi al più presto dal nord.

Le proteste, nel pomeriggio, sono diventate violente e intorno alle ore 16:50 il lancio di molotov, ha provocato feriti tra le forze militari della KFOR. il bilancio attuale è di 34 feriti, di cui 14 militari italiani, appartenente al 9° Reggimento Alpini, non in pericolo di vita.Al momento la situazione rimane tesa.

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha twittato:

“La Difesa esprime vicinanza e augura una pronta guarigione ai militari Nato KFOR italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo”

Crosetto ha parlato con il Ministro della Difesa del Kosovo Armend Mehaj, sottolineante che: “in questo momento è di vitale importanza porre in essere tutte le azioni necessarie per mitigare le tensioni e scongiurare ogni possibile escalation tra le parti”. 

(Fonte Ministero della Difesa) 

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