La band ucraina Antytil. Video con Ed Sheeran al fronte, “rischio estremo”

“Abbiamo inciso il video del pezzo con una GoPro, fra le due postazioni del nostro battaglione. Ci trovavamo in prima linea sul fronte di guerra e sapevamo di non poter restare più di quei pochissimi minuti, perché potevamo essere attaccati in qualunque momento: il rischio era estremo. È stata un’esperienza che non dimenticheremo mai”. Parla all’Adnkronos Taras Topolia, frontman della band ucraina Antytila (anticorpi, ndr). Rivela i retroscena del brano “2Step”.

Il brano è stato inciso dal gruppo insieme ad Ed Sheeran. L’incisione è avvenuta mentre i membri della band erano impegnati al fronte come combattenti. “Le difficoltà sono state enormi – spiega Topolia – perché quando lui ci ha contattato stavamo nella regione di Kiev ed eravamo ancora sotto occupazione”. “Dovevamo capire come organizzarci con le forze armate – racconta il giovanissimo Topolia -. La parte in cui io canto è stata realizzata in mezzo alla strada, fra i posti di blocco del mio battaglione, in dieci minuti. Ed è quella che è entrata nel video finale”.

Tutti i membri della band sul campo nella difesa dell’Ucraina. Attualmente a Kharkiv

Il frontman di Antytila spiega come è nata la collaborazione con Ed Sheeran. “Il video è stata un’idea nostra – spiega -. Le parole in ucraino le ho scritte io raccontando la mia storia personale, che è anche quella di tutti gli ucraini”. Taras, come gli altri membri della band (Serhii Vusyk, Dmytro Zholud e Dmytro Vodovozov), collabora sul campo nella difesa dell’Ucraina durante il conflitto in corso. “Ci troviamo attualmente a Kharkiv, nella periferia. Siamo arrivati qui insieme al nostro battaglione, con la mia band siamo dei paramedici.

Il loro ruolo è quello di dare “il primo soccorso ai militari feriti – racconta all’Adnkronos-. Come paramedici ci occupiamo di fornire le medicine e tutto il necessario. Kharkiv si trova sulla linea del fronte vicino al confine con la Russia nel posto dove ci sono i combattimenti in corso, le forze armate ucraine stanno liberando man mano tutte le zone, proprio vicinissimo alle zone calde della guerra“. Difficile essere artisti e, al contempo, dover servire il proprio Paese. “La vita è complicata e spesso è la vita che sceglie le priorità – spiega il cantautore ucraino -. Quando in Russia hanno deciso di attaccarci, abbiamo visto cosa hanno fatto a Bucha, Irpin, e abbiamo capito che l’unico scopo dei russi è la distruzione del popolo ucraino. In questo momento dunque la nostra priorità è difendere il Paese, come dovrebbe fare qualunque uomo giovane e sano”. È vero che non avevamo alcuna esperienza precedente, ma facciamo tutto il possibile. Il 70/80 per cento del nostro tempo viene dedicato alla Difesa, ma non abbiamo smesso di essere musicisti. Abbiamo un pubblico molto grande, e ora possiamo parlare loro e diffondere la verità sulla guerra. Spero che attraverso questa canzone siamo riusciti a raccontare quello che sentono tutti gli ucraini“, spiega Topolia all’Adnkronos.

Poi un commento sulla situazione. “La propaganda russa è molto forte in Europa e anche in Italia – osserva l’artista combattente -. È’ vero, forse non abbiamo la copertura mediatica che ha la Russia, ma possiamo parlare attraverso la nostra musica. Anche quando, ad esempio, accadono collaborazioni con star internazionali, come Ed Sheeran. Una chance del genere non sempre può capitare”. E sull’artista britannico, rivela:Ed Sheeran è senza dubbio un grande talento ed è una persona di una semplicità incredibile, la gente lo apprezza anche per questo- Ha mostrato con questo brano realizzato insieme a noi sia tutto il suo appoggio personale agli ucraini sia quello del governo britannico, mostrando tutto il loro disappunto”.

Grazie all’Italia. “L’aiuto dei Paesi europei è molto importante”

In chiusura, l’Italia: “Sono stato in viaggio di nozze a Venezia, quando mia moglie era incinta – dice – e ricordo la sua bellezza. E voglio ringraziare l’Italia il cui Governo che ha preso una posizione decisa e forte nel sostegno dell’Ucraina, sappiamo come vengono aiutati dal vostro Paese i nostri rifugiati. Voglio chiedervi di non fermarvi, perché noi combattiamo non solo per l’Ucraina ma anche per l’Unione Europea. L’aiuto dei Paesi europei è molto importante”.

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