La voce delle Opposizioni su economia, sanità e guerre

Nell’imminenza della prossima manovra, le opposizioni sono unite sul tema che riguarda la sanità, il campo largo non tiene e si spezza quando si tocca l’argomento della guerra in Ucraina e della guerra in generale.

In occasione del suo intervento al Forum Teha di Cernobbio, il leader di Azione Carlo Calenda ha rilanciato la sua proposta per la prossima legge di bilancio: “Proporremmo che almeno la parte relativa alle aliquote Irpef da 4 miliardi sia investita sulla sanità, uno dei problemi fondamentali di questo paese” – ha detto Calenda.

La Segretaria del PD Elly Schlein gli fa eco – “Lavoriamoci insieme” – ha spiegato, invitandole opposizioni a – “fare fronte comune anche sul tema delle liste d’attese. Le code si allungano e gli italiani rinunciano a curarsi”.

Anche il leader del M5s Giuseppe Conte ha sottolineato che – “siamo gli ultimi tra i paesi del G7 per quanto riguarda la spesa sanitaria“.

La guerra in Ucraina,  invece, divide le opposizioni che avevano trovato la convergenza  sulla manovra, la  sanità e le politiche del lavoro.

Sul tema Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda si sono confrontati durante un dibattito, chiuso alla stampa, al qual erano presenti gli imprenditori, Che hanno rivolto loro alcune domande sulle rispettive posizioni in merito al conflitto in Ucraina..

Secondo Carlo Calenda “gli ucraini stanno combattendo per tenere Putin lontano dall’Europa, può dare difficoltà di business a qualcuno? Putin non sta attaccando l’Ucraina e basta, ma sta cercando di minare le nostre democrazie e va fermato”.

Secondo il leader di Azione è “ipocrita il dire dell’Italia, unico paese in Europa insieme all’Ungheria, che sì le armi si possono usare ma non puoi colpire l’aeroporto da cui partono i bombardamenti che colpiscono il tuo Paese“. Orban “il signore che avete ospitato ieri – ha proseguito – e’ la quinta colonna della Russia e agisce per conto della Russia e così lo sono pariti che stanno nel nostro Parlamento che hanno accordi formali in essere con la Russia. La difesa si fa sul territorio ucraino e anche colpendo in modo delimitato obiettivi militari da cui partono gli attacchi“.

Secondo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte – il conflitto, con le conseguenze che sta avendo sull’economia, rischia di far perdere competitività agli imprenditori e una vittoria militare dell’Ucraina sembra non essere alle porte. Per questo – ha precisato Conte – bisogna che le due parti si accordino per la pace, bisogna imporre una soluzione negoziale per fermare questo drammatico conflitto“.

Elly Schlein, la Segretaria del PD, ha confermato il sostegno senza se e senza ma all’Ucraina. La Segretaria si è limitata a parlare dell’Ucraina ma ha affrontato anche la questione che riguarda Il Medioriente con la guerra a Gaza,  dicendo che – come Israele, ha il diritto a vivere in sicurezza così anche la Palestina.

“Credo e spero che” con le opposizioni “ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche sulla manovra. Che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell’anno scorso, senza respiro e senza anima” ha sottolineato Schlein, palando con la stampa a margine del suo intervento e ha detto – “ Noi vogliamo assicurarci che il Paese sia messo in condizione di ripartire. È il nostro primario interesse. Anche i salari sono diminuiti, ce ne dobbiamo occupare con grande urgenza“.

La segretaria  ha poi ribadito la propria soddisfazione per avere partecipato al Forum con un confronto con gli altri leader delle opposizioni e ha detto  – “Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune, ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale – conclude – Credo e spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche in vista della prossima manovra“.

Carlo Calenda ha sottolineato che – “Al di là delle singole scelte e dei singoli scandali, questo governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese. L’intervento di Giorgia Meloni di ieri ‘e’ quello che ha fatto ogni presidente del Consiglio in questo posto. Cioe’ raccontare le magnifiche sorti progressive del governo. Alcune cose che ha fatto Meloni le condivido, alcuni dati sono positivi, perché lo sono effettivamente. Trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva la stessa Meloni: quando sei all’opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto ben– ha concluso – . Credo che il problema sia piu grande di così“.

Il leader di Azione Carlo Calenda è intervenuto anche sul tema dell’unità delle opposizioniNoi vogliamo collaborare con le opposizioni ogni volta che è possibile, alcune volte ce la facciamo altre volte no. Ma Azione non starà in una coalizione in cui non è chiaro come si intende affrontare, ad esempio, la transizione energetica. Per noi – ha aggiunto – il Green Deal è da superare perché irrealizzabile. Devi avere il nucleare sennò continuerai ad andare a gas“. Secondo Calenda “l’Europa sta finendo e la situazione di tutti le democrazie liberali è la peggiore dal 1945 in poi. La democrazia morirà non per la Meloni ma perché la gente non andrà più a votare perché pensa che la politica non aiuta”. Questa estate “abbiamo assistito al dibattito surreale sullo ius scholae, abbiamo parlato di una cosa banale di cui tutti gli imprenditori avrebbero bisogno, perchè serve nuova cittadinanza”, per il lavoro e per pagare le pensioni. Alla fine succede che tutti dicono che sono d’accordo e nulla di tutto questo accade”, ha concluso.

Io ho una formazione al Parlamento Europeo, lì si costruiscono le maggioranze sui dossier e sui contenuti, un approccio che condivido molto e che ci ha portato a dialogare con Carlo Calenda e altre forze politiche, chiudendo alleanze importanti per le prossime regionali come in Liguria dove abbiamo messo al centro alcuni temi” – ha detto Schlein. “Non siamo qui né ad abbracciare il trionfalismo del governo né a dipingere un quadro più fosco di quello che è – ha aggiunto -. Ci sono elementi di preoccupazione e c’è una crescita in linea con l’Ue. Il punto è provare a non accontentarci e chiederci cosa sta trainando questa crescita e come ci si sta attrezzando per il domani. E’ indubbio che questa spinta viene dal Pnrr, su cui tanto ci siamo battuti“.

Giuseppe Conte ha sostenuto che “Avremmo bisogno di un nuovo Next generation Eu. Ci siamo battuti per questa svolta storica dell’Ue, ma andrebbe stabilizzato. Solo con uno strumento del genere l’UE può competere nello scenario globale. Dovremmo incrementare il bilancio netto dell’UE e contrastare la logica dei paradisi fiscali” – ha aggiunto Conte che ha concluso – la politica economica di questo governo sembra puntare sull’avanzo primario, nuove tasse e ulteriori tagli per puntare sul lavoro povero e sull’export che sta andando bene ma con il rischio di affossare la domanda interna”

“Una tassa sugli extra profitti – ha  proseguito – sarebbe buona e giusta. Potremmo anche recuperare risorse tagliando dei sussidi ambientalmente dannosi, ci sono margini per costruire una politica economica espansiva – ha concluso – Dobbiamo investire sui pagamenti digitali per contrastare l’evasione, aumentare e sostenere gli stipendi, perché i redditi reali delle famiglie sono in calo e non siamo più competitivi”.

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