Christine Lagarde, Presidente della BCE, rispondendo, in conferenza stampa a Budapest, a una domanda sulle critiche rivoltele da esponenti di primo piano del Governo italiano ha rimarcato – “La Banca centrale europea è un’istituzione indipendente. E’ scritto molto chiaramente nei trattati che non siamo soggetti a pressioni politiche di alcun tipo. Che si tratti di apprezzamenti o di critiche, cerchiamo di stare assolutamente lontani da simili espressioni”. Lavoriamo davvero sulla base del mandato, che è la stabilità dei prezzi, e sulla base delle prospettive dell’inflazione – ha aggiunto.
La BCE, ieri, ha tagliato i tassi di 25 punti e Lagarde, sulla decisione di Antonio Tajani, Vicepremier e Ministro degli Esteri, ha detto: “Io sono abbastanza ottimista sulla situazione economica, una partita importante la si gioca a Francoforte, io mi aspettavo una scelta più coraggiosa da parte della Banca centrale, 0,25 è troppo poco, dobbiamo puntare sulla crescita, ormai l’inflazione è in calo, secondo me la Banca Centrale deve poter fare da più”.
“La Banca centrale – ha proseguito – non può essere solo guardiana dell’inflazione, deve governare la moneta per sostenere la crescita e quindi sostenere l’economia reale, quindi da un punto di vista monetario si può e si deve fare di più per aiutare la crescita in questo momento, perché meno costa il denaro e più è facile per le imprese, ovviamente, accedere al credito e avviare i progetti”.
“Ovvio la Banca centrale fa ciò che ritiene opportuno, ma non dobbiamo neanche cedere a capricci rigoristi che danneggiano l’economia di tutti, anche quella della Germania. La Germania ha bisogno di più industria, se sta vivendo un emomento di stagnazione non è che risolvi il problema con tassi così alti, anche per l’industria tedesca, quindi credo che la Banca Centrale debba avere più coraggio” – ha concluso.