La scorsa settimana è stato diffuso il decimo Rapporto annuale dell’ ASIF, l’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria dello Stato Città del Vaticano. Il documento, preceduto da una lettera del suo Presidente Carmelo Barbagallo (nel suo passato professionale spicca la responsabilità della Vigilanza della Banca d’Italia) e da un’introduzione del suo Direttore, Giuseppe Schlitzer, si articola in tre parti.
La prima parte descrive l’ASIF, quanto alla sua composizione, agli assetti organizzativi e all’ esplicamento delle sue funzioni. La seconda parte è dedicata al contesto istituzionale, in cui si trova ad agire l’ASIF, mentre la terza è riservata a dare conto, in modo dettagliato, dell’operatività di questa Istituzione sui tre piani della regolamentazione, della supervisione e dell’informazione finanziaria.
Il tratto fondamentale del Rapporto Annuale legato all’esercizio dello scorso anno, come sottolineato dallo stesso Presidente Barbagallo, giunto ormai alla metà del suo mandato quinquennale, si può individuare con il temine consolidamento. Infatti, dopo l’intensa attività di riorganizzazione interna, riflesso di una modificazione significativa dello Statuto di questa Istituzione e dopo aver felicemente completato il vaglio giurisdizionale portato avanti dal Comitato di Esperti del Consiglio d’Europa per la lotta al riciclaggio del denaro e al finanziamento del terrorismo (Moneyval) culminato nella sessione conclusiva dell’aprile dello scorso anno a Strasburgo, l’ASIF risulta, tuttora, fortemente impegnata a proseguire il proprio cammino operativo lungo le linee tracciate dalle numerose Raccomandazioni dello stesso Moneyval.
Un impegno, che, se da un lato si riflette in modo immediato sul mantenimento di un positivo livello reputazionale complessivo della stessa ASIF, dall’altro ha un impatto particolarmente importante anche sull’ operatività di due organismi, lo IOR e l’APSA, nell’interlocuzione con le loro controparti estere.
Tra i numerosi aspetti operativi dell’ASIF vale la pena di ricordarne qui almeno due. Il primo, connesso con il miglioramento della sua funzione di intelligence finanziaria e di collaborazione internazionale, trova il suo sbocco concreto nella sottoscrizione di appositi protocolli (lo scorso anno ne sono stati sottoscritti altri 3).
Il secondo aspetto accende il faro dell’attenzione sul lavoro svolto in conseguenza del ricevimento delle segnalazioni di operazioni sospette (104 nel 2021) di cui una parte rilevante provenienti dallo IOR e che, in alcuni casi, vengono poi reindirizzate verso l’autorità inquirente per l’accertamento di eventuali profili penalmente rilevanti.
In definitiva e in estrema sintesi, l’analisi complessiva di questo Rapporto Annuale certifica come il cammino, intrapreso dall’ASIF, già, da un paio di anni, prosegua all’insegna della trasparenza finanziaria e della virtuosità dei comportamenti dei diversi operatori vigilati.