Latina: arresti per omicidio, porto illegali di armi e rapina aggravata

La Polizia di Stato di Latina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale nei confronti di 9 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni personali aggravate e rapina aggravata.

L’attuale misura costituisce l’epilogo di una attività di indagine che ha avuto origine a seguito della violenta aggressione perpetrata lo scorso 30 ottobre 2021, quando gli odierni destinatari della misura cautelare fecero irruzione all’interno dell’abitazione di un loro connazionale ove si tenevano dei festeggiamenti e, armati di pistola e mazze di ferro, aggredirono i presenti provocando la morte di Jaghsheer Sumal ed il ferimento di ulteriori diversi soggetti sempre di nazionalità indiana.

Nell’immediatezza dei fatti, fu sottoposto a fermo un soggetto ritenuto appunto responsabile dell’omicidio del cittadino indiano, deceduto quella notte a seguito dell’aggressione. Le successive indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi e ricondurre la commissione dei fatti ad un gruppo di cittadini indiani, capeggiato da un soggetto, che con violenza e minaccia ha compiuto la spedizione punitiva.

In tale contesto, sembra emergere come l’azione sia stata preordinata per punire alcune delle persone presenti ai festeggiamenti, ritenuti colpevoli di essersi allontanate dal sodalizio in argomento, oltre che per incutere timore e paura nei confronti di esercenti commerciali, sempre appartenenti alla comunità indiana. Al riguardo, la misura cautelare è stata disposta anche per una rapina commessa in data 2 ottobre 2021, ai danni di un esercente commerciale di nazionalità indiana, cui veniva sottratta la somma contante di 3500 euro.

Tra gli approfondimenti investigativi, rilevano i riscontri assunti da personale della Polizia Scientifica che hanno documentato l’utilizzo, durante tale azione intimidatoria, da parte del gruppo in questione, di un pistola calibro 9 corto dalla quale sono stati esplosi tre colpi di arma da fuoco. Nella stessa direzione sono state rinvenute tracce biologiche, riconducibili ad alcuni degli indagati, sulla spranghe brandite nel corso delle colluttazione avuta con la vittima e sequestrate durante il sopralluogo avvenuto la stessa notte dell’omicidio. Il procedimento versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza.

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