Impresa familiare

Le imprese familiari in Italia: digitalizzate e orientate al “verde”

Una recente analisi del Centro Studi Tagliacarne scatta una fotografia particolarmente interessante delle imprese familiari nel nostro Paese. Un segmento, decisamente, significativo, se si pensa che nell’ambito manifatturiero le imprese a conduzione familiare sono ben 108mila su 130 mila complessive (dunque, con una proporzione di 4 ogni 5 imprese). Una realtà, inoltre, assai variegata dimensionalmente, considerando che entrano in questo particolare raggruppamento imprese con soli 5 addetti e imprese con un numero di dipendenti più consistente, fino a un massimo di 499 addetti.

Ricordato che la loro localizzazione prevalente è situata nelle regioni settentrionali del Paese (62%), la vera sorpresa di questa analisi è data dall’emersione di due caratteristiche, che attengono alle imprese familiari in modo più accentuato rispetto al resto dell’universo imprenditoriale.

La prima caratteristica tocca l’aspetto della digitalizzazione, con una percentuale di imprese (18%), che risulta aver investito tra il 2017 e il 2019 in tecnologie 4.0,  superiore all’aliquota relativa alle altre realtà produttive (15%). Scendendo ancor più nel dettaglio, l’analisi del centro Studi Tagliacarne mostra che la sensibilità all’innovazione tecnologica sembra spingere queste imprese più verso l’utilizzo dei big data che verso la robotica.

L’altro aspetto, che contraddistingue il capitalismo familiare in Italia, è la sua propensione a effettuare investimenti ”verdi”,  con una diffusione  maggiore rispetto a quella registrata presso le altre imprese.

Un ultimo punto, infine, sottolineato dal Direttore del Tagliacarne, Gaetano Esposito, passando anche ad aspetti qualitativi, è l’importanza per le imprese familiari di un management esterno rispetto alla proprietà. Là dove ciò avviene, si registrano accelerazioni importanti su entrambi gli aspetti considerati, quello della digitalizzazione e l’altro degli investimenti “verdi” con ricadute benefiche in termini di competitività.

Ma non solo. La presenza di un manager con formazione ed esperienze esterne all’impresa familiare incide positivamente anche sulla capacità relazionale, che si estrinseca nel fare rete con le altre imprese del medesimo settore, con le Università, con i Centri di ricerca e con le Istituzioni locali, realizzando sinergie, i cui vantaggi esorbitano dall’ambito della singola impresa, per estendersi al territorio in cui la stessa opera e alle persone che vi sono insediate.

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