Le potature mettono seriamente a rischio la vita degli uccellini

Nei mesi primaverili ed estivi avviene spesso che i nidi vengono distrutti da interventi di potature selvagge di alberi e cespugli. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) denuncia questa pratica eticamente scorretta e illegale. I nidi, infatti, sono protetti dalla legge e da alcuni regolamenti comunali che ne vietano la distruzione. Purtroppo però, in alcuni casi, sono i comuni stessi a violare tali norme.

Per esempio l’Oipa ha dichiarato che proprio in questi giorni, le ditte di giardinaggio incaricate dal Comune di Roma, stanno potando alberi nei centri abitati e nei pachi, contravvenendo al Regolamento sulla tutela degli animali comunale che, all’articolo 49, vieta di “danneggiare o distruggere i nidi di uccelli nel periodo riproduttivo e di effettuare potature di siepi ed alberi impiantati su suolo pubblico che danneggino o rimuovano nidi o ricoveri utilizzati da uccelli o altri animali nel periodo riproduttivo”

Quando le potature sono reato

Non tutti sanno che la distruzione dei nidi, anche attraverso la potatura, è un reato. La Direttiva CE 147/2009 sulla Conservazione degli uccelli selvatici, recepita in Italia dalla legge n. 157/1992 , afferma che: “è vietata in tutto il territorio nazionale ogni forma di uccellagione e di cattura di uccelli e di mammiferi selvatici, nonché il prelievo di uova, nidi e piccoli nati”, e, all’art. 21 comma 1, lettera o vieta “di prendere e detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica”. Quest’ultima è considerata patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale come recita l’art. 1 della stessa legge.

La violazione del divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione comporta dunque l’applicazione di sanzioni penali e amministrative, ma ancora troppe persone continuano a farlo senza porsi alcun problema.

Nei periodi di nidificazione è vietato distruggere anche i nidi di uccelli come rondini, rondoni e balestrucci che si trovano nelle grondaie, nei sottotetti e nelle cavità dei muri delle abitazioni private.

Se vedete qualcuno che distrugge i nidi o mette in pericolo degli uccelli, non esitate a fare una segnalazione ai Carabinieri Forestali o alla Polizia Municipale.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it