Dal 2004 l’Unione Europea ha vietato i test animali per i cosmetici “finiti” e nel 2013 ha esteso il divieto dei test animali anche ai singoli ingredienti in essi contenuti. Inoltre nel 2018 il Parlamento Europeo aveva deciso di sostenere un appello per la messa al bando dei test animali per i cosmetici in tutto il mondo.
Ora, nel 2020, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche e la Commissione Europea hanno stabilito che persino gli ingredienti utilizzati esclusivamente nei cosmetici possono venire testati sugli animali ai sensi del Regolamento registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche, qualora ci sia possibile esposizione dei lavoratori durante il processo di fabbricazione
Se queste decisioni dovessero passare, migliaia di animali sarebbero nuovamente condannati a soffrire in esperimenti addizionali per ingredienti cosmetici che sono stati prodotti e commercializzati in modo sicuro per decenni ai sensi del Regolamento sui cosmetici e sarebbero vanificati i divieti che i difensori degli animali hanno lottato duramente per ottenere e che il pubblico e molti scienziati appoggiano con convinzione.
Le più importanti associazioni animaliste come, Eurogroup for Animals, Cruelty Free Europe, European Coalition to End Animal Experiments-ECEAE oltre alla Human Society International e a Peta UK, hanno deciso di scrivere in una lettera aperta, ai membri del Parlamento per chiedere che i divieti vigenti in UE sulla sperimentazione animale per fini cosmetici e la commercializzazione di ingredienti testati sugli animali, siano pienamente osservati e attuati. Inoltre chiedono che i requisiti normativi rispondano a un approccio specifico che garantisca ai consumatori, ai lavoratori e all’ambiente protezione e sicurezza, senza ulteriori test sugli animali.
Una domanda viene spontanea: se una sostanza viene ritenuta sicura per il consumatore perchè non è automaticamente considerata tale anche per il lavoratore che la produce e si deve ricorrere a sperimentazioni sugli animali?