L’inflazione sale, scoglio da superare per il Governo

L’inflazione sale a danno degli italiani  e costituisce uno dei banchi di prova più insidiosi del Governo  Meloni. I dati di ottobre diffusi dall’ISTAT rivelano uno scenario inaspettato che supera di molto tutte le attese. L’indice dei prezzi al consumo è volato da +8,9% a 11,9% – il livello più alto dal marzo 1984 – con un aumento congiunturale su settembre del 3,5%. Un’impennata di tre punti percentuale sul tendenziale e addirittura di 3,5% nel congiunturale, non era stato previsto da nessuna analisi.

Si tratta del balzo più forte dal 1954, anno di inizio delle serie storiche di ISTAT, nessuna delle due crisi petrolifere dello scorso secolo, durante il quale il livello dell’inflazione è andato oltre il 20%, era riuscita a fare tanto.

Lo scenario appare ancora più preoccupante sul fronte delle retribuzioni, perché le buste paga dei dipendenti hanno beneficiato di un aumento pari a zero da settembre ad agosto e di un irrilevante +1,2% sul settembre 2021.

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