L’intelligenza artificiale, una nuova appassionante sfida per il sistema bancario italiano

Quali sono le principali applicazioni dell’ intelligenza artificiale (AI) nel settore bancario italiano? Quali sviluppi e a quali condizioni si possono prevedere per questo specifico ambito?

Sono solo due dei possibili interrogativi ai quali fornisce una risposta esauriente l’ultimo Rapporto annuale sull’Information Technology e dedicato all’AI, elaborato dalla Convenzione Interbancaria Per l’Automazione – CIPA e dall’Associazione Bancaria Italiana, reso noto alla fine della scorsa settimana.

La scelta del tema dell’AI non è, certamente casuale per riveste la sua valenza strategica internazionale, come testimonia anche la recente Proposta di regolamentazione dell’intelligenza artificiale della Commissione Europea, finalizzata ad introdurre misure di tutela dello sviluppo, dell’immissione e dell’utilizzo di sistemi di AI con riguardo ai settori di elevato impatto, tra cui quello finanziario.

L’indagine, che offre un quadro dell’AI sotto il duplice profilo degli aspetti economico-organizzativi e del loro impatto sui delicati equilibri aziendali da un lato e di quelli tecnologici e di sicurezza dall’altro, è condotta su un campione di 21 gruppi bancari e 4 banche singole, rappresentative del 94% degli attivi di bilancio dell’universo creditizio italiano.

Sfogliando questo Rapporto, si apprende che la metà delle aziende bancarie del campione ha, già, adottato soluzioni di AI e che, comunque, la totalità del mondo creditizio italiano sembra intenzionata a percorrere questa strada di innovazione tecnologica e, probabilmente, ad accrescere il proprio impegno in questa direzione nel triennio 2021-’23.

Le aree maggiormente interessate dalle soluzioni di AI sono quella dei processi di marketing commerciale e customer service e l’altra dei processi di operations. Tra i singoli processi che hanno registrato soluzioni di AI, vanno ricordati quello che attiene alla gestione della sicurezza e l’altro che si riferisce al customer service.

La realizzazione di queste soluzioni di AI da parte delle banche italiane, finora, è avvenuta, sia in house con il supporto di fornitori esterni, sia affidandosi direttamente e totalmente a questi ultimi .

Dal Rapporto emergono, infine, le complessità e le sfide a cui sono chiamate le imprese bancarie italiane che hanno intenzione di continuare a percorrere questo itinerario di accentuato sviluppo tecnologico, alla luce delle tre principali criticità riscontrate: dalla complessità di realizzazione delle soluzioni di AI, alla necessità di implementazione delle competenze interne, ai tempi di realizzazione delle soluzioni stesse.

L’AI rappresenta, dunque, per il sistema bancario italiano una nuova appassionante sfida, che si gioca sul triplice campo del rafforzamento mirato degli interventi di formazione sul personale, dei continui adeguamenti delle architetture applicative e dei miglioramenti nei processi gestionali dei dati e della cybersecurity.

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