Meloni alla Camera: Ucraina, Cina, inflazione e fondi UE

La Presidente Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati per le Comunicazioni in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno 2023. Nel discorso i temi che andrà al tavolo, a Bruxelles.

Grande spazio all’Ucraina intesa nelle sue questioni più gravose: dalla rivolta Wagner e quanto ne sta seguendo, la situazione dei tanti bambini deportati in Russia, il rischio di una svolta nucleare con l’accerchiamento intorno a Zaporizhzhia. Poi l aPresidente fa un passaggio sulla Moldova, riferendosi ai nuovi candidati alle porte dell’UE e cita nuovamente San Giovanni Paolo II e la sua riflessione sull’Europa ‘a due polmoni: Est ed Ovest’.

Quindi, l’Europa e i fondi in merito ai quali Meloni auspica una distribuzione equalitaria nei Paesi della Comunità fino a un “fondo europeo per la sovranità” per le sfide come difesa, salute, transizione digitale. Va poi alla richiesta della riforma della governance perché “solo la crescita porterà alla stabilità”, spiega.

Ancora, l’inflazione, sempre nel quadro europeo, quello pluriennale. “Non si può non considerare il rischio che l’aumento dei tassi finisca per sfavorire i Paesi europei, cioè che la cura che si riveli più dannosa della malattia”, tuona commentando quanto appreso ieri dall’UE di Lagarde.

Infine, sulle relazioni internazionali. Parte dalla Cina. E se da una parte parla di “miopia” rispetto alla scelta di fare entrale Pechino nell’Organizzazione mondiale del commercio, dall’altra risolve con la possibilità di disaccoppiare commercio e politiche bilatelari. Scorre, poi, in elenco le altre relazioni spinose in corso, dal Latino America al Kosovo quando cita l’accaduto alla KFOR e dice “grazie da parte della Nazione intera” seguito da standing ovation dell’Aula.

Prossimo passaggio alle 15.30 in Senato.

 

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