L’ok di Bruxelles per gli alert sanitari in etichetta che metteranno vino e alcolici su un piano analogo alle sigarette “è gravissima per due ragioni: di merito, visti i tremila anni di storia del vino che dimostrano che, se utilizzato in modo moderato, è un alimento sano: non ci risulta che le popolazioni che utilizzano e producono vino sono tra quelle in cui in la vita è più breve; ma anche istituzionale, il Parlamento UE ha dato un indirizzo che va in senso ben diverso”. Lo dice, arrivando a Palazzo Chigi, il Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
Lollobridiga: “La spinta da Nazioni che non producono vino e dove si abusa di superalcolici”
Il Parlamento europeo “è espressione dei cittadini europei ed è quello che dà indicazioni, se questa assise vuole mantenere serietà e rispettabilità delle attività economiche e culturali. Crediamo che, dietro questa scelta, un’altra volta si miri non a garantire la salute ma a condizionare i mercati, e che la spinta in questo senso viene da Nazioni che non producono vino e dove si abusa di superalcolici“, e dove si tende dunque ad “equiparare il vino ai superalcolici”.