Un altro lutto nella musica. Dopo la notizia della scomparsa di Andy Fletcher dei Depeche Mode, poche ore fa, annunciata la dipartita di ieri di Alan White, batterista degli Yes. Il ‘drummer’ della band progressive rock aveva 72 anni.
Ne ha dato notizia la stessa band, sui social. “È con profonda tristezza che gli Yes annunciano che Alan White, il loro amatissimo batterista e amico da 50 anni, è scomparso all’età di 72 anni dopo una breve malattia. La notizia ha sconvolto e sbalordito l’intera family degli Yes”
“Alan non vedeva l’ora di intraprendere il prossimo tour nel Regno Unito, per celebrare il suo 50/o anniversario con gli Yes e il loro iconico album Close To The Edge, con cui aveva iniziato il suo viaggio con il gruppo nel luglio 1972. Di recente ha celebrato il 40/o anniversario del suo matrimonio con la sua amorevole moglie Gigi. Alan si è spento serenamente a casa” si legge ancora.
“Alan è considerato uno dei più grandi batteristi rock di tutti i tempi. È nato nel 1949 nella contea di Durham e si è unito agli Yes il 30 luglio 1972 per il Close to the Edge Tour. In precedenza aveva lavorato con la band Plastic Ono di John Lennon. Ha collaborato con Lennon anche nell’album Imagine e con George Harrison in All Things Must Pass. Ha lavorato con tanti altri musicisti, tra cui Ginger Baker’s Air Force, Joe Cocker, Gary Wright, Doris Troy e Billy Preston per citarne solo alcuni. E’ stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro degli Yes nel 2017″.
White aveva una serie di problemi di salute. Dal 2016 infatti sempre più brevi le apparizioni sul palco con la band. Gli Yes gli dedicheranno il Close to the Edge UK Tour a giugno. Anche la moglie Gigi ha condiviso un ricordo sulla sua pagina Facebook, firmato anche dai figli Jesse e Cassi. Si legge: “Alan White, il nostro amato marito, papà e nonno, è morto all’età di 72 anni nella sua casa di Seattle il 26 maggio 2022, dopo una breve malattia. Nel corso della sua vita e della sua carriera lunga sei decenni, Alan è stato molte cose per molte persone: una rockstar per i fan di tutto il mondo, un compagno di band di pochi eletti, un gentiluomo e amico di tutti coloro che lo hanno incontrato”.