Altro che trionfo del Made in Italy che oggi vanta nel nostro Paese anche un Ministero ad hoc. Purtroppo, continua la dismissione e la svendita delle grandi imprese italiane all’estero e ai migliori offerenti. Stavolta tocca ancora una volta a Stellantis dire addio alla fabbrica italiana di automobili “Maserati”, fondata il 1 dicembre del 1914 da Alfieri Maserati e dopo alterne vicissitudini aziendali, fortemente rivalutata da Sergio Marchionne nel 2014.
Il Gruppo Ipi della famiglia Segre ha pubblicato online su Immobiliare.it l’annuncio di vendita del complesso produttivo ex Bertone di Grugliasco, acquisito nel 2009 da Fca per avviare la produzione delle vetture Maserati.
Era l’epoca del progetto di Torino Polo del Lusso e del rilancio del Tridente in pompa magna. Sergio Marchionne parlò di una nuova era per Maserati.
La produzione di nuove vetture nel 2023 è calata dimezzandosi sino a 8 mila auto secondo Fim, mentre nel 2017 erano 55 mila, e pertanto sono state trasferite a Mirafiori.
L’indotto che produce per Maserati è in grave difficoltà. La società Lear, ad esempio, fornitrice di sedili per il Tridente, ha annunciato 300 esuberi, e tra poche settimane termineranno gli ammortizzatori sociali. Da lunedì i lavoratori saranno in presidio e poi scatteranno scioperi e proteste.
La fabbrica di Grugliasco Agap, già proposta negli ultimi due anni da Stellantis a produttori cinesi come agli italiani di Dr Motors, senza però concludersi in nulla di fatto, verrà svuotata entro fine anno, pronta per essere venduta al miglior offerente.
Il prezzo dell’area di Corso Allamano divisa in quattro lotti, che si estende per 205 mila mq, di cui 100 mila a uso produttivo, è su richiesta.
«Lo stabilimento – spiega Ipi nell’annuncio – si presenta in buone condizioni manutentive a seguito di recenti e rilevanti interventi di ristrutturazione, e attualmente ospita parte della linea di produzione della Carrozzeria Maserati, la cui dismissione verrà conclusa entro la fine del 2023.