Il Governo russo accusa la Nato di aver violato il Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari, con le manovre iniziate ieri, in quanto sono coinvolti sia Stati dotati di bombe atomiche che Stati che non ne hanno.
La portavoce dell’Alleanza atlantica, Oana Lungescu, ha spiegato che le esercitazioni che coinvolgono 14 Paesi e che dureranno fino al 30 ottobre, hanno lo scopo di garantire: “che la deterrenza nucleare rimanga sicura ed efficace”. Tuttavia, Konstantin Gavrilov, il capo della delegazione russa a Vienna, incaricata del controllo degli armamenti, ritiene che la Nato viola il trattato: “perché coinvolge truppe di Paesi privi di armi nucleari che condividerebbero codici, password e velivoli con Paesi che invece ne dispongono”.
Le esercitazioni in questione si svolgeranno in Belgio, nel Mare del Nord e nel Regno Unito e coinvolgono circa 60 aerei, tra cui caccia di quarta e quinta generazione e bombardieri a lungo raggio B-52 statunitensi.
Mosca è anche irritata per l’inchiesta che c’è sulle esplosioni a Nord Stream 1 e Nord Stream 2, nella quale la Russia non partecipa. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto: “Possiamo solo esprimere rammarico per il fatto che l’intero processo di indagine si stia svolgendo in una modalità molto chiusa, senza che possiamo partecipare, senza interazione con la parte russa, che è comproprietario di questi gasdotti. Le dichiarazioni che sentiamo, dalla Germania, dalla Francia, dalla Danimarca, viene a priori adattata per attribuire la responsabilità alla Russia. E’ assurdo”.
L’esito, dell’indagine preliminare della Polizia di Copenaghen, è che le perdite di gas dai Nord Stream 1 e 2 nel Mar Baltico sono state provocate da “potenti esplosioni”. Gli investigatori tedeschi hanno dichiarato che i danni ai gasdotti sono stati probabilmente causati da un sabotaggio, ipotesi molto vicina a quella a cui è arrivata anche la Svezia
