Meloni a Bagnoli per protocollo d’intesa tra Governo e Commissario straordinario

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un intervento a Bagnoli nel corso della cerimonia di firma del protocollo di intesa tra il Governo e il Commissario straordinario per Bagnoli-Coroglio, per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio.

Di seguito uno stralcio dell’intervento della Premier.

Chiaramente voi conoscete tutti meglio di me la storia di questo territorio, di quello che è accaduto qui a Bagnoli. Il 20 ottobre del 1990 fu spenta l’area a caldo e poi nel 1993 fu definitivamente chiusa quella che per quasi un secolo era stata una delle aree industriali e uno dei centri siderurgici più grandi d’Europa. 

Abbiamo assistito in passato al clamoroso fallimento di Bagnoli Futura che avrebbe dovuto portare avanti gli interventi di riqualificazione. Bagnoli Futura è fallita dieci anni fa. Da quel momento si è aperto il capitolo del commissariamento dell’area con la nomina nel 2015 del primo Commissario di Governo. Che cosa che non ha funzionato? Non ha funzionato che in questi dieci anni è mancato un elemento non secondario per garantire che il commissariamento potesse dare risultati concreti e cioè le risorse.

E quello è il problema che oggi noi cerchiamo di contribuire a risolvere. Abbiamo, come ricordava il Sindaco, riattivato la Cabina di regia prevista dalla legge che ha istituito l’Area di crisi Bagnoli-Coroglio- È stato rimodulato il Programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana, il cosiddetto PRARU. Soprattutto ci siamo occupati di individuare le risorse necessarie per fare in modo che gli impegni presi non rimanessero scritti sulla sabbia. 

Vale la pena ricordare che su questo sito, a fronte dei circa 2 miliardi e 280 milioni di euro che sono necessari a coprire il costo degli interventi di riqualificazione e di risanamento, era stata messa a disposizione la cifra di 480 milioni, cioè meno di un settimo di quanto necessario. 

Con il Decreto coesione, noi abbiamo scelto di stanziare quello che serve per coprire gli investimenti pubblici. Vale a dire 1 miliardo e 218 milioni sulle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027, quindi fondi nazionali. Il Decreto coesione stanzia le risorse e prevede la sottoscrizione di un protocollo d’intesa che indica obiettivi concreti, che indica una precisa tabella di marcia.

E quindi oggi, di fatto, le Istituzioni, lo Stato sono a Bagnoli e decidono di mettere la faccia su un problema annoso. La vera politica deve sfidare sé stessa sugli obiettivi difficili, non su quelli facili, perché è l’unico modo per dimostrare che intanto i politici non sono tutti uguali. È l’unico modo per riavvicinare i cittadini alle Istituzioni. Noi proviamo a farlo, come abbiamo fatto in altri luoghi, anche in questa Regione. E davvero è mio impegno personale, chiaramente con tutte le Autorità e le Istituzioni coinvolte, che possa accadere anche qui. 

Il protocollo di intesa che sottoscriviamo oggi prevede l’accelerazione di tutti gli interventi previsti dal programma di risanamento. Sono previsti anche una serie di nuovi obiettivi: penso alla realizzazione dei due chilometri di waterfront, rendendo balneabile il tratto di costa. Penso alla riqualificazione di Borgo Coroglio, ai 130 ettari di parco urbano con impianti sportivi e siti archeologici industriali. Penso alla realizzazione di nuovi edifici, alla riqualificazione di quelli esistenti, per 1 milione e 600 mila metri cubi complessivi. 

Un complesso di interventi che dovranno essere realizzati entro il 2031. Secondo le stime, genererà un indotto occupazionale di oltre 10.000 unità tra lavoratori diretti e indiretti“.

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