Arrestata, per associazione mafiosa, la figlia della maestra Laura Bonafede, l’amante del boss Matteo Messina Denaro. Nello specifico, le accuse a carico di M.G. sono favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, con l’aggravante di aver favorito l’organizzazione mafiosa.
A eseguire il fermo i carabinieri del Ros. Nei confronti della ragazza, che il boss considerava come una figlia, la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere. Richiesta congelata dal gip, che all’epoca non riteneva che ci fossero indizi sufficienti per applicare la misura.
Decisivo quindi il nuovo materiale investigativo raccolto dai carabinieri, che ha convinto il giudice a disporre per l’indagata gli arresti domiciliari.
Secondo i magistrati la 32enne avrebbe mediato i rapporti fra il padrino e la madre, legati da una unga relazione sentimentale. M.G., dunque, avrebbe avuto il ruolo di postina, in contatto con la vivandiera del boss, che le consegnava i pizzini scritti dal capomafia da consegnare ai vari destinatari.
Tra le persone designate a ricevere i messaggi, anche Laura Bonafede.
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