Milano, tribunale dispone amministrazione giudiziaria per Manufactures Dior

Il tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior srl, società della maison dell’alta moda. La Sezione autonoma misure di prevenzione si è mossa nel perimetro di un’inchiesta che riguarda lo sfruttamento del lavoro.

Particolare attenzione è dedicata al tema dell’uso e dello sfruttamento di manodopera irregolare. I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Milano avrebbero accertato che “la casa di moda affidi, attraverso una società in house creata ad hoc per la creazione, produzione e vendita delle collezioni di moda e accessori, mediante un contratto di fornitura, l’intera produzione di parte della collezione di borse e accessori 2024 a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi“.

Secondo le forze dell’ordine l’azienda fornitrice disporrebbe “solo nominalmente di adeguata capacità produttiva”. Motivo per cui l’azienda avrebbe a sua volta affidato le commesse a “opifici cinesi, i quali riescono ad abbattere i costi“. Obiettivo possibile solamente grazie all’impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni di sfruttamento.

Una borsa prodotta da un opificio cinese alla committente Dior per un costo di 53 euro veniva rivenduta al dettaglio a 2.600 euro. Questo quanto emerge dal provvedimento del tribunale di Milano che ha portato all’amministrazione giudiziaria di Manufactures Dior srl, che ha come socio unico Christian Dior Italia srl.

(Foto da Pixabay)

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