È morta a 107 anni Mimi Reinhardt. Salvata per ben due volte dal campo di concentramento da Oskar Schindler, il famoso imprenditore tedesco che salvò oltre 1200 persone dai campi di sterminio.
Lo ha reso noto la figlia Nina in un messaggio diffuso dall’agenzia di stampa Afp.
Fu Mimi Reinhardt a scrivere a macchina, “con due dita”, come raccontò anni dopo, la lista degli ebrei di Cracovia che Schindler riuscì a strappare dalle mani già insanguinate dei nazisti.
Dopo la fine della guerra, Mimi Reinhardt non parlò mai della sua drammatica esperienza in Polonia. Solo nel 2007, quando si trasferì da New York in Israele, svelò che era stata la segretaria di Schindler all’Associazione israeliana che la aiutò a trasferirsi dalla sua famiglia a Tel Aviv. Il suo personaggio è tanto presente nel film dedicato al suo datore di lavoro: Schindler’s List di Steven Spielberg.
Di origine austriaca, emigrò a Cracovia durante la guerra. Quando i nazisti cominciarono a deportare gli ebrei del ghetto, lei finì nel campo di concentramento di Plaszow. A salvarla da morte certa Oskar Schindler che aveva bisogno di una segretaria che parlasse e scrivesse bene il tedesco. La seconda volta che finì in un campo di concentramento fu a causa di un errore che vide il treno, dove era a bordo insieme ad altri “salvati” della lista di Schindler, finire ad Auschwitz.
Rimase li per due settimane il tempo che ci volle per Oskar Schindler di salvarla insieme a tutti quelli che erano arrivati con lei in quel maledetto treno.
Ricordiamo che Oskar Schindler salvò oltre 1200 ebrei polacchi pagando una somma cospicua in Reichsmark al Comandante del lager, Amon Göth per lasciarli andare. Mimi Reinhardt stilò la lista degli operai e delle loro famiglie sotto la guida di Schindler che riuscirono a essere trasferiti in Cecoslovacchia dove continuarono a lavorare in una fabbrica di munizioni fino alla fine della guerra.