Ministero Giustizia, riorganizzate competenze del Dipartimento Amm. Penitenziaria

Modificato il regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia di cui al decreto del Presidente del Consiglio del 15 giugno 2015, numero 84.

Nello schema di d.P.R. sono contenute modifiche all’articolo 6 del suddetto d.P.C.M., relativo alle competenze delle Direzioni generali del Dipartimento. Modificate anche le disposizioni finanziarie, anche se dall’attuazione del nuovo decreto non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Il provvedimento, in generale, si pone l’obiettivo di ridisegnare le competenze delle Direzioni generali del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Si è ritenuto inoltre opportuno, in termini di efficienza ed economicità, accorpare in un unico provveditorato regionale Umbria, Abruzzo e Molise. L’Umbria è stata scorporata dalla Toscana, l’Abruzzo e il Molise dal Lazio.

Il nuovo provveditorato andrà a ricomprendere 15 istituti penitenziari, per una distribuzione numerica e territoriale maggiormente omogenea.

Nello specifico queste le novità:

  • La competenza relativa al coordinamento del servizio delle traduzioni e dei piantonamenti sul territorio nazionale rientrerà nelle competenze della Direzione Generale delle specialità del Corpo di Polizia Penitenziaria.
  • Vengono inserite le attività extramurali, la promozione e il coordinamento sul territorio nazionale del lavoro penitenziario e l’analisi strategica dei dati relativi alla popolazione detenuta.
  • Le attribuzioni relative alle relazioni internazionali concernenti la materia penitenziaria e la giustizia di comunità non rientrano più nella Direzione generale della formazione perché attività normalmente svolte da altri Uffici incardinati nell’Ufficio del Capo del Dipartimento.
  • Tra le funzioni attribuite al Capo del Dipartimento è stata inserita l’informatica penitenziaria in raccordo con la Direzione sistemi informativi automatizzati del Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione. Obiettivo è potenziare l’attività di coordinamento e gestione del patrimonio informativo penitenziario.

(Foto da Pixabay)

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