“Da questa sede esce un messaggio molto chiaro di determinazione e coesione dell’Alleanza“. Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso del Consiglio Atlantico dei Ministri NATO a Bruxelles, presieduto dal Segretario Generale Jens Stoltenberg.
“Abbiamo discusso dell’implementazione di misure nell’Europa orientale e sud orientale e della disponibilità di alcuni Paesi ad ospitare tali misure – ha precisato Guerini – “L’Italia come sempre, in pieno spirito di solidarietà, continuerà a fare la sua parte ed è pronta a rafforzare, a seguito delle decisioni che saranno assunte in ambito NATO, il proprio contributo alla postura di deterrenza nel fianco Est e Sud-Est, chiaramente previa autorizzazione parlamentare“. Un impegno che andrebbe ad aggiungersi ai rilevanti contributi della Difesa italiana già in corso nella enhanced Forward Presence in Lettonia, nelle incrementate attività navali e in quelle di air policing.
Nel suo intervento, il Ministro Guerini ha quindi ribadito gli alti fattori di rischio tutt’ora in corso, richiamando la necessità di un approccio de-escalatorio: “Rafforzare la deterrenza per favorire un vero dialogo costruttivo. C’è attenzione ai séguiti concreti dopo le dichiarazioni da parte russa, che confermino la volontà de-escalatoria. Sarà essenziale, pertanto, mantenere alta l’attenzione e il livello di cooperazione con gli Alleati”.
Riflessioni allineate a quelle del proprio omologo inglese, il Segretario alla Difesa del Regno, Unito Ben Wallace, condivise nel corso di un bilaterale tenuto a margine della prima giornata. Un “confronto prezioso“, dove i due Ministri hanno ribadito la necessità di registrare segnali concreti di allentamento della tensione da parte russa. Nel colloquio con l’omologo di Londra il Ministro Guerini ha avuto modo di confrontarsi anche sul comune impegno in Libia e sui programmi strategici di cooperazione industriale tra Italia e UK.
Nel corso della Ministeriale, una speciale sessione congiunta NATO-UE ha visto anche la presenza dell’Alto Rappresentante Borrell e ha svolto il tema della cooperazione tra le due Organizzazioni. “Un confronto particolarmente importante ora che ci accingiamo a finalizzare i due processi di revisione strategica nelle rispettive Organizzazioni”, ha dichiarato il Ministro.
“Consideriamo da sempre la NATO come punto di riferimento per la difesa collettiva e sosteniamo il rafforzamento della capacità di difesa in ambito UE come rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza Atlantica”, ha specificato, ribadendo la posizione dell’Italia – “Pertanto è importante che l’UE possa adottare iniziative sempre più efficaci per migliorare lo sviluppo capacitivo e la cooperazione tra i Paesi membri, impiegare i peculiari mezzi che ha a disposizione, sviluppare policy per difendersi da minacce di carattere ibrido e cibernetico e rinforzare la resilienza. Settori in cui la UE ha competenze primarie. In quest’ottica la cooperazione NATO-UE riveste un ruolo essenziale a tutela dei nostri interessi di sicurezza e difesa”.
Nella due giorni di lavoro, le altre sessioni affrontate avevano come temi specifici quelli relativi al Nuclear Planning Group, e al Burden Sharing e fondi comuni dell’Alleanza. Una sessione si è svolta con i Ministri della Difesa di Georgia e Ucraina, in qualità di Enhanced Opportunity Partners, dove si è ribadito il sostegno ai principi di integrità territoriale dei confini e svolto un resoconto dei progressi conseguiti nei diversi settori di riforma dei due Paesi.
L’ultimo giorno di presenza a Bruxelles ha rappresentato anche l’occasione di incontro con i Paesi membri dell’iniziativa di presenza avanzato NATO EFP (Enhanced Forward Presence) presenti in Lettonia, a cui è seguito un bilaterale con il Ministro della Difesa del Canada, Anita Anand, entrata in carica di recente, a cui ha espresso apprezzamento per il Comando del Battle Group a guida canadese proprio in Lettonia, a cui l’Italia contribuisce con 250 unità di personale all’interno del Task Group Baltik, contingente visitato dal Ministro proprio la scorsa settimana.