“Il taglio delle tasse, con gli 8 miliardi stanziati e che i sindacati chiedono sia indirizzato ai lavoratori, “credo debba essere prevalentemente destinato in questa direzione. Le imprese devono essere aiutate, ma credo che in questo momento ci sia un tema di perdita del potere d’acquisto dei lavoratori. Se resta un po’ spazio, credo l’attenzione debba essere rivolta alle piccole imprese che hanno sofferto di più durante la pandemia”. Così ha dichiarato il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Radio 24, indicando in queste “le priorità principali di questo ragionamento”.
“Il dialogo che avevamo auspicato ha preso la strada giusta. E’ stato un confronto molto positivo. Ancora possiamo e dobbiamo lavorare. Mi pare che la giornata di ieri abbia migliorato il quadro della situazione”, ha detto il Ministro, a Radio 24, all’indomani dell’incontro tra governo e sindacati, a Palazzo Chigi, su pensioni e fisco. In particolare sul tema delle pensioni, il ministro rimarca che sono stati “individuati i punti principali” del tavolo che partirà a dicembre e che “la volontà emersa è quella di affrontare le questioni di carattere strutturale” del sistema cercando di superare le distorsioni. I punti principali, sottolinea, “sono sostanzialmente tre: come si introduce un elemento di flessibilità, come si introduce una garanzia per i giovani e come si tiene conto della differenza e della gravosità dei lavori”.
Sul salario minimo “ci sono idee diverse” ma “sicuramente c’è un problema di perdita verticale del potere d’acquisto e di difficoltà della contrattazione a farvi fronte. Spero che si sblocchi un confronto che su questo tema è fermo da troppo tempo, perché se non si vuole il salario minimo bisogna adeguare in qualche modo le regole della contrattazione. Se la contrattazione resta ferma, il salario minimo diventa una opzione”. “Non possiamo accettare lo stato dell’arte – aggiunge -, negli ultimi tre anni i lavoratori italiani sono quelli che hanno perso di più in termini di potere d’acquisto. E’ un problema per loro e di caduta della domanda interna”.