Un missile Atacms lanciato dall’Ucraina, l’unico di cinque non intercettato, ha colpito la zona di Sebastopoli, in Crimea, provocando la morte di cinque civili, fra cui tre bambini, e 120 feriti, secondo l’ultimo bilancio.
Cinque bambini sono stati ricoverati in un reparto di Terapia Intensiva in gravi condizioni così come sette adulti, ha riferito il governatore della città annessa alla Russia nel 2014, Mikhail Razvozhayev.
Molte delle vittime erano bagnanti sulla spiaggia di Uchkuyevka, a nord di Sebastopoli, dove sono precipitati frammenti del missile.
Il Ministero della Difesa russo ha attribuito agli Stati Uniti la responsabilità dell’attacco perché dovuto all’impiego da parte Ucraina di missili Atacams forniti dagli USA.
La Commissione inquirente russa ha aperto un’inchiesta per terrorismo e il Presidente russo Vladimir Putin ha esteso le sue condoglianze ai residenti della città. Domani sarà giornata di lutto in tutta la Crimea.
La Russia ha sollecitato la comunità internazionale a rispondere sull’attacco di Kiev contro la zona di Sebastopoli. La Portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha sottolineato che – “la Russia intende insistere su questo punto. Faremo il possibile per informare la comunità internazionale sui crimini del regime di Kiev” – ha dichiarato in un’intervista a Rossiya-24.
In un altro attacco, giovedì scorso, le forze di Kiev hanno distrutto con un raid di droni una base di droni nella regione di Krasnodar, nel sud della Russia. Lo ha reso noto su Telegram la Marina Militare ucraina che ha coordinato l’operazione insieme all’intelligence dell’Sbu.
Le immagini satellitari hanno confermato la distruzione di una Base di addestramento, di magazzini e centri di controllo per i droni nella regione a est della Penisola di Crimea. Nel raid, ha precisato Kiev, sarebbero morti diversi militari.