Morti per caldo, entro 2100 triplicheranno in Europa

Negli ultimi anni, l’Europa ha vissuto alcune delle sue estati più calde, che hanno coinciso con alti tassi di mortalità. E secondo le previsioni contenute in uno studio pubblicato su ‘The Lancet Public Health’, proprio i decessi per caldo estremo potrebbero triplicare nel Vecchio continente entro il 2100 con le attuali politiche climatiche, soprattutto tra le persone che vivono nelle zone meridionali.

L’Italia risulta fra i Paesi che verrebbero maggiormente colpiti da questo peggioramento legato al riscaldamento globale, insieme a Spagna, Grecia e parti della Francia. Mentre per quanto riguarda i morti legati al freddo estremo, si prevede nel continente un leggero calo entro il 2100. Nel determinare le maggiori disparità su questo fronte incidono sia il cambiamento climatico che l’invecchiamento della popolazione.

Lo studio ha utilizzato i dati su 854 città europee con oltre 50mila abitanti ed è il primo a stimare i decessi attuali e futuri dovuti a temperature calde e fredde a questo livello di dettaglio regionale per l’intero continente. Attualmente in Europa, circa 8 volte più persone muoiono di freddo che di caldo, ma si prevede che il rapporto diminuirà notevolmente entro la fine del secolo. Infatti sono proprio le vittime delle alte temperature ad essere date in aumento esponenziale. Gli autori affermano che i risultati potrebbero informare lo sviluppo di politiche per proteggere le aree e le persone più vulnerabili. Gli anziani, spiegano gli autori, sono a maggior rischio di morte per temperature estreme e si prevede che il numero di persone che raggiungono l’età avanzata aumenterà nel tempo.

E il freddo estremo?

Stringendo l’obiettivo sulle vittime del freddo estremo, si prevede che ci saranno moderate riduzioni dei decessi correlati nell’Europa orientale e lievi cali in alcune parti di Germania, Francia, Italia e Portogallo, tuttavia si stima che i decessi correlati al freddo aumenteranno in Irlanda (dove quasi raddoppieranno), Norvegia e Svezia. “La nostra analisi – commenta Juan-Carlos Ciscar, del Joint Research Centre presso la Commissione europea – rivela che il rapporto tra decessi dovuti al freddo e al caldo cambierà drasticamente nel corso di questo secolo, con quelli attribuiti al caldo in aumento in tutte le parti d’Europa e in aumento in alcune aree. Allo stesso tempo, i decessi correlati al freddo diminuiranno leggermente nel complesso”. Per gli esperti questo evidenzia la necessità di rafforzare le politiche volte a limitare il riscaldamento globale, per proteggere le regioni e le persone più vulnerabili dagli effetti delle temperature più elevate.

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