Il dissidente russo Alexei Navalny è morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artico di Yamalo Nenets, dove era rinchiuso. Lo ha riferito l’agenzia Tass, secondo cui il dissidente ha avvertito un malore dopo una passeggiata, ma nonostante siano state eseguite “tutte le misure di rianimazione necessarie”, queste non hanno dato risultati positivi”.
Sulla morte di Naval esiste ancora un fitto mistero sia in merito alle circostanze che ai motivi per cui è avvenuta e c’è molta perplessità da parte dei Paesi occidentali sull’eventuale inquietante coinvolgimento del Cremlino.
“La reazione immediata dei leader della Nato alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette contro la Russia”, mostra la natura di questi Paesi” – scrive su Telegram la Portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.