Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha fatto sapere: “I Paesi europei che contribuiscono direttamente o indirettamente a inondare l’Ucraina di armi, ne sono responsabili e a pagare per questo pseudo-sostegno sarà il popolo ucraino”.
Il il vice Ministro degli Esteri, Serghei Ryabkov, ha dichiarato che: “le forze russe sbricioleranno tutte le armi e i mezzi militari che i Paesi occidentali forniranno all’Ucraina. Gli avversari della Russia continuano ad alzare la posta, ma, come abbiamo detto fermamente in numerose occasioni, gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti”.
L’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, ha affermato: “Oggi non prenderemo nessuna decisione sulla nuova tranche di aiuti militari all’Ucraina nel quadro dello European Peace Facility, ma spero di raggiungere un’intesa politica. A Ramstein si sono prese decisioni molto buone, ci sono stati risultati concreti e poi ogni Paese decide a livello nazionale: la Germania si è impegnata molto nei confronti dell’Ucraina e non si deve parlare solo dei carri armati”.
Il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, sostiene che una decisione in merito all’invio dei carri armati, di fabbricazione tedesca Leopard in Ucraina, verrà presa presto. Ma ha aggiunto che Berlino ha molti fattori da considerare, come per esempio le conseguenze per la sicurezza della popolazione tedesca.