La giunta militare al potere nel Myanmar ha concesso una grazia parziale alla leader democraticamente eletta, Aung San Suu Kyi, nell’ambito di un’amnistia generale che riguarda oltre 7mila prigionieri in occasione della Quaresima buddista.
La pena detentiva è stata ridotta a 6 anni
L a grazia parziale concessa alla leader birmana Aung San Suu Kyi riduce la sua pena detentiva di 6 anni: lo ha reso noto la giunta. I media statali hanno riferito che “il Presidente del Consiglio di amministrazione dello Stato ha graziato Aung San Suu Kyi, condannata dai tribunali competenti, ai sensi della legge sui diritti umani”. Ma la grazia riguarda solo 5 delle 19 condanne a suo carico e non è immediatamente chiaro se ciò le consentirà di essere rilasciata.
Aung San Suu Kyi è stata condannata a 33 anni di carcere per una serie di accuse tra cui corruzione, possesso illegale di walkie-talkie e violazione delle restrizioni Covid. Detenuta dal colpo di Stato del 2021, nei giorni scorsi era stata trasferita agli arresti domiciliari.
(foto di Pixabay)