“I russi non hanno né i numeri né la capacità per una svolta strategica in Ucraina” – afferma Christopher Cavoli, il Generale americano Comandante supremo delle forze della NATO in Europa, che ha fatto il punto dopo una riunione del Comitato militare dell’Alleanza a Bruxelles.
“So che i russi non hanno i numeri necessari per una svolta strategica – ha dichiarato Cavoli -. Non hanno l’abilità e la capacità di farlo, di operare sulla scala necessaria per sfruttare i qualsiasi svolta per un vantaggio strategico. Ma, hanno la capacità di fare progressi locali e ne hanno fatti alcuni“.
La valutazione del generale deriva da “contatti molto stretti con i nostri colleghi ucraini, e sono fiducioso che manterranno la linea” – ha aggiunto.
Nonostante la Russia stia premendo lungo i fronti con l’Ucraina e abbia recentemente lanciato un attacco contro Kharkiv, Cavoli ha detto di – non essere sicuro che si tratti di un’offensiva estiva su larga scala da parte di Mosca. Quello che non vediamo è un gran numero di riserve che vengono generate da qualche parte“.
Il Generale ha poi sottolineato che – “per capire se un’offensiva è stata fermata o meno ci vuole un po’ di tempo“.
Cavoli ha riferito, poi, che, dopo il pacchetto di aiuti militari da 61 miliardi di dollari per Kiev, gli ucraini stanno ricevendo – “grandi quantità di munizioni, grandi quantità di sistemi di difesa aerea a corto raggio e grandi quantità di veicoli blindati“.
Dal canto suo, il Presidente del Comitato militare della NATO, l’ammiraglio Rob Bauer, ha affermato che – “sebbene la Russia abbia fallito nel suo tentativo di schiacciare l’Ucraina, non dovrebbe essere sottovalutata. Negli oltre due anni di combattimenti, Mosca è migliorata in settori come la logistica e la produzione industriale dove sta effettivamente avanzando più velocemente di noi in Europa e in Nord America“.
“La Russia – ha continuato – è riuscita a mettere insieme ulteriori forze, ma la qualità delle truppe è inferiore a quella delle truppe con cui hanno iniziato il conflitto, a causa del numero di ufficiali che sono stati uccisi all’inizio della guerra e, quindi, non sono in grado di addestrare nuovi soldati”.