Alexei Navalnj sarebbe morto per “cause naturali”. È questo il contenuto del referto medico mostrato oggi 22 febbraio alla madre del dissidente russo che ieri sera ha potuto finalmente vedere il corpo del figlio morto venerdì scorso.
“Il referto medico sulla morte di Alexei Navalny mostrato alla madre afferma che le cause del decesso sono naturali”, ha riferito su X la Portavoce dell’oppositore russo, Kyra Yarmish facendo sapere che “alla madre di Alexei è stato mostrato il corpo di suo figlio, ma non glielo restituiscono, anzi è stata ricattata”.
“Su ordine del Cremlino, gli investigatori stabiliscono le condizioni su dove, quando e come seppellire Alexey. Vogliono farlo di nascosto, senza lasciare la possibilità di dirgli addio”.
A denunciarlo è stata in prima persona la mamma di Alexei Navalny, Ludmilla Navalnaya affermando che gli inquirenti hanno iniziato a minacciarla. In un video registrato subito dopo aver lasciato la sede della Commissione inquirente di Salekhard, la cittadina vicino alla colonia penale a regime speciale di Kharp in cui era detenuto, ed è morto, Alexei – dove, racconta, “mi hanno ricevuto nel pomeriggio di oggi, dopo quasi un giorno di attesa” – spiega di essere riuscita a vedere il corpo del figlio solo ieri sera, accompagnata “in segreto” all’obitorio.
Ludmilla Navalnaya sotto ricatto
“Gli inquirenti dicono di essere a conoscenza delle cause della morte. Ho firmato il certificato di morte. Avrebbero per legge dovuto restituirmi subito il corpo, ma non lo hanno fatto. Invece mi ricattano, vogliono definire le condizioni del come, dove e quando seppellire mio figlio, ricevono ordini o dal Cremlino o dalla sede centrale della Commissione inquirente. Vogliono che la sepoltura avvenga in segreto, senza un saluto. Vogliono portarmi in un cimitero con una tomba appena fatta e indicarmi, qui giace tuo figlio”, aggiunge, con voce molto ferma e calma.
“Non sono d’accordo, come non lo è chi gli voleva bene, le persone per cui la morte è stata una tragedia personale. Registro questo video perché hanno iniziato a minacciarmi, a guardarmi dritto negli occhi, a dire che infieriranno sul corpo di Alexei se non accetto un funerale segreto“, ha quindi precisato, citando esplicitamente il nome dell’ispettore Ropaev, e spiegando di aver ribadito ai suoi interlocutori di volere che il figlio le sia restituito “immediatamente”.
(Screenshot IG)