In questo quadro si tiene oggi a Roma il vertice tra il Direttore della CIA Bill Burns, il Cspo del Mossad Dedi Barnea, il Promo Ministro del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il Capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamal sul cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi iniziato poco prima delle 11.
Ieri gli Stati Uniti hanno ricevuto l’ultima proposta israeliana per un accordo e a Roma, scrive Walla, si discuterà della proposta aggiornata di Israele contenente le nuove richieste del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
In particolare, il Premier israeliano ha chiesto che venga istituito un meccanismo di controllo che impedisca il trasferimento di armi dal sud della Striscia di Gaza al nord dell’enclave palestinese. Gli Alti funzionari che fanno parte del gruppo negoziale e gli organi di sicurezza citati da Walla ritengono che Hamas non accetterà questa condizione e che ciò porterà a una crisi nei colloqui.
Hamas ha fatto sapere di non voler indietreggiare sulle richieste contenute nell’ultima proposta di accordo presentata ai mediatori, in particolare sul fatto che ci debba essere un ritiro completo delle Forze di difesa israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza per la liberazione di tutti gli ostaggi. Lo scrive il quotidiano Al-Mayadeen, vicino a Hezbollah, citando una propria fonte, a condizione di anonimato.
Secondo la fonte citata dal quotidiano vicino a Hezbollah, Hamas ha chiesto che il ritiro dei militari di Israele dalla Striscia includa il corridoio di Netzarim e quello di Filadelfia. Inoltre Hamas non accetterebbe alcun nuovo accordo per il rilascio degli ostaggi che non includesse un testo chiaro sul raggiungimento di un cessate il fuoco permanente, ha aggiunto la fonte.
Al-Mayadeen scrive anche che la fonte ha affermato che Hamas non è contrario ad assumere temporaneamente l’amministrazione governativa della Striscia con un consenso nazionale, qualora non si dovesse raggiungere un accordo sulla governance di Gaza e della Cisgiordania.